Basterà un
semplice esame del sangue per conoscere, nel giro di quindici giorni,
a quali malattie si è geneticamente più predisposti e quali sono le
terapie farmacologiche capaci di ottenere, nel caso specifico, il
miglior effetto possibile. Si chiama Medicina Predittiva e
Personalizzata ed altro non è che un modo, appunto, per conoscere in
anticipo di quali malattie ci si può ammalare e quali farmaci fanno
più effetto. Il vantaggio è la possibilità di non dover curare, ma
di poter prevenire l'insorgenza di una malattia e, in più, di non
cambiare costantemente terapia per centrare la dose e la combinazione
giusta di farmaci ma di assumere direttamente la migliore possibile.
Questa innovazione, che per molti è ancora solo una prospettiva, per
e per il Gvm Point Polimedica di Melfi e per Gvm Care&Research è
ormai una realtà consolidata.
La
nuova mappa dell'attività dei geni è dunque un passo avanti
notevole per arrivare in futuro a starsene comodamente seduti sul
divano di casa per ricevere sul proprio pc il responso di un
singolare check up,
per molti aspetti il test della vita. L’esame consentirà di
conoscere il rischio di sviluppare una patologia a componente
genetica, di proteggere l’eventuale prole (si può essere portatori
di geni ‘malati’, trasmissibili alla prole, pur essendo dei
soggetti apparentemente sani e senza sintomi) e di prevedere la
risposta a determinati farmaci (fortemente influenzata dal patrimonio
genetico) così da personalizzare al massimo il trattamento ed
evitare effetti indesiderati. Il futuro delineato a Melfi va nella
direzione di dotare tutti i cittadini di una Carta-profilo di
genetica come la carta sanitaria con la quale rivolgersi direttamente
al farmacista.
“Ogni
individuo - spiega il dott. Michele Cataldi, Amministratore Delegato
della struttura di Melfi - ha le proprie peculiarità, pertanto la
strategia di cura e di prevenzione deve essere mirata caso per caso,
in una visione complessiva dello stato di salute del paziente. Ciò
vale per i tumori, per le allergie, per malattie come il diabete, per
i problemi cardiocircolatori e altro ancora. La genetica e un
approccio multidisciplinare aiutano ad inquadrare il singolo caso: le
strategie di prevenzione e cura si completano con un regime
alimentare ad hoc ed una serie di azioni, quali esami e terapie
farmacologiche e non, appositamente studiate paziente per paziente”.
Dunque, ogni
persona sarà valutata, curata e trattata in modo del tutto
esclusivo, senza terapie generiche. Ciascun paziente, inoltre, sarà
dotato di una Carta-profilo, da mostrare agevolmente e direttamente
al farmacista, che conterrà tutte le informazioni genetiche
personali.
“Il caso
dell’attrice Usa Angelina Jolie -
spiega ancora il dott. Cataldi - che si è fatta asportare seno e
ovaie, in quanto le era stata pronosticata un’alta probabilità di
sviluppare dei tumori, è proprio un esempio di medicina predittiva e
di strategia personalizzata di prevenzione e cura. Il nostro dovere
morale è quello di offrire ai cittadini la possibilità di
beneficiare delle migliori competenze professionali disponibili e
delle opportunità terapeutiche di ultima generazione e quindi, in
ultima analisi, di rendere esigibile il loro diritto alla salute.”
E questo è possibile grazie alla sinergia tra gli ospedali Gvm e al
network dei Gvm Point presenti in tutta Italia.
Commenti
Posta un commento