Il 33,3 per cento di nuove imprese iscritte alle
Camere di Commercio di Potenza e di Matera nel secondo trimestre dell'anno è
per iniziativa di giovani under 35. Solo in provincia di Potenza sono 122 le
nuove imprese di giovani al netto delle chiusure che portano complessivamente
il numero di attività under 35 a 3.938, il 10,5% dell'universo delle aziende
nel Potentino.
E’ quanto sostengono i Giovani delle associazioni
che compongono Rete Imprese Italia Potenza
(Confartigianato, Cna, Casartigiani,
Confcommercio, Confesercenti) evidenziando lo scenario di questa estate 2015,
divisa tra la speranza dei più che la ripresa dell'economia finalmente si
consolidi, riprendendo a produrre opportunità di lavoro, e la voglia di tanti
altri di dare corpo ad un'idea diventando imprenditori di se stessi. Questa
voglia di fare impresa che parla un linguaggio giovane, dinamico e
ipertecnologico, che si muove a suon di byte ma che si lamenta di una burocrazia
asfissiante e di un credito avaro emerge sia dai dati ufficiali della sezione
speciale del Registro delle imprese delle Camere di commercio, sia da una
specifica indagine promossa da Unioncamere e Ministero del Lavoro nell’ambito
del Sistema Informativo Excelsior. L’impresa giovane, quella guidata da under
35, - sottolineano i Giovani di Rete Impresa Italia Potenza - rappresenta una
realtà estremamente dinamica all’interno del sistema produttivo provinciale. La
nuova generazione imprenditoriale ha piena consapevolezza dell’importanza
centrale dell’innovazione e delle forme di collaborazione intersettoriale
realizzate attraverso reti e filiere.
Proprio questo appare uno dei passaggi fondamentali attorno al quale si
definisce la sopravvivenza ed il futuro delle startup: avuta l’idea
imprenditoriale, avviata l’impresa non senza scontrarsi con la fatica delle
normative, la prova di maturità che ne definisce i destini futuri è
strettamente legata alla capacità di recuperare i fondi necessari a sviluppare
il business e a renderlo competitivo su un mercato complesso ed aggressivo come
quello contemporaneo.
Per i
Giovani di Rete Imprese Italia la nuova fase che attende le Camere di Commercio
di Potenza e di Matera in vista della costituzione di un’unica Camera di Commercio
richiede un adeguamento delle azioni e dei servizi per favorire la diffusione
dell’innovazione e la nascita e consolidamento delle imprese innovative.
Inoltre, in Basilicata con 6 start up innovative
femminili su 20 in totale, nel giro di pochi mesi e che in questi periodi di
grandi difficoltà stanno investendo risorse su idee e progetti di impresa, vale
a dire il 30% di tasso di femminilizzazione per le start up innovative, che
conquista un primato nazionale, si conferma la voglia di autoimprenditoria
specie giovanile. E’ la dimostrazione – commentano i Giovani imprenditori di
Rete Imprese Italia - che i giovani sono ancora disposti a scommettere e a
investire, adeguano le loro imprese ad un mercato mutato, innovano, fanno nuova
occupazione per tornare ad essere vincenti.
Un contributo che appare ancora più significativo se si guarda alla sua
intensità: il tasso di crescita trimestrale dell'imprenditoria giovanile,
infatti, ha messo a segno un +3,6% a fronte dello 0.6% del complesso delle
imprese. Che la risposta dell'impresa alla ricerca di un lavoro sia tra le
principali motivazioni di questa crescita, è confermato dalla prevalenza di
micro-iniziative (nel 76% dei casi le neo-imprese giovanili nascono nella forma di impresa
individuale) e dalla quota con sede al Sud: le nuove iniziative dei giovani
meridionali rappresentano infatti il 40,6% del totale delle nuove imprese in
quell'area del paese. Un primato, quello dell'imprenditorialita dei giovani del
Mezzogiorno, che viene confermato se si osserva l’incidenza di nuove imprese
giovanili sulla popolazione di persone con meno di 35 anni residenti nelle
regioni italiane.
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