Tarda ad arrivare l’inverno,
quest’anno.
Il Natale sembra lontano
eppure, lo si tocca con mano
sembra quasi che sfugga
insieme ai giorni di questo dicembre.
Il sole in questo
tempo dell’anno
è un intruso che infastidisce
le menti,
rarefa e distrugge
i profumi e gli odori
che aleggiavano
in questa stagione.
Nelle case è onirico
il fumo ed il tepore del camino,
la fragranza della legna ancora verde che brucia,
dell’abete con il suo caratteristico odore di resina
e la sua suggestiva coreografia.
L’aroma dei dolci della nonna
con uva passa
canditi, buccia di
mandarino e cannella,
mandorle abbrustolite e vin cotto
scaldava la
mente e il palato dei bimbi.
Questo sole che incombe,
allontana il Natale e quella sensazione di freddo
portata dalle nuvole grigie e colme di neve
che appanna i vetri di vapore
fino a farli piangere.
Lacrime, scie come
stelle cadenti
sopra la grotta, sul
muschio e sui pastori del presepe.
E le note sonore e
gioiose
delle coinvolgenti
zampogne
si odono aleggiar nella
mente.
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