Viene da lontano
la mestizia
che incupisce questi giorni.
Il calvario di nostro signore
s’incunea nei pensieri del quotidiano.
Suoni cupi di tamburi
sibili di scudisciate e grida
percepisco
come un eco rombante.
attendo:
l’allegoria delle campane sciolte
che finalmente diraderanno
questo alone triste e
sgombreranno la mestizia
nel mio cuore
con la Pasqua di
nostro Signore.
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