A poco più di 20 giorni dal
termine ultimo per la presentazione delle liste, ancora pochissime certezze
sulle prossime elezioni amministrative di Rionero. L’unica lista (per ora)
certa é quella del Movimento 5 Stelle capeggiata dal candidato Sindaco Michele
Grieco che però pare non abbia ancora completato l’elenco dei candidati
consiglieri a causa dei dissidi interni registrati tra i pentastellati. Nell’altra
coalizione capeggiata dal Partito Democratico vige ancora un fermento generale.
Raggiunto telefonicamente, il Segretario cittadino del PD Antonio Schirò conferma che “ci sono ancora molti nodi importanti da sciogliere.
Raggiunto telefonicamente, il Segretario cittadino del PD Antonio Schirò conferma che “ci sono ancora molti nodi importanti da sciogliere.
Da parte mia
ho partecipato a diversi tavoli ma purtroppo non siamo riusciti ad addivenire a
nessuna soluzione. Di sicuro – continua Schirò - metteremo la coerenza al primo
posto: non si può pensare dopo due mandati di far saltare gli accordi con
l’attuale amministrazione”. Due i punti fermi su cui si batterà Schirò per la
costruzione della coalizione: “il Sindaco sarà necessariamente del Partito
Democratico e punteremo su un modello partecipato della politica e meno legato
alla figura del leader; chiunque andrà a governare dovrà rendere tutti
partecipi dell’operato e i partiti dovranno recuperare il loro ruolo di cassa
di risonanza dei problemi di cittadini. Dobbiamo proporre un progetto
innovativo per la città e chiunque voglia sposare questo progetto è ben
accetto”. Il Segretario spinge dunque per mantenere lo status quo degli accordi
elettorali ma, vista l’uscita del Partito Socialista dalla coalizione Placido,
sarà praticamente impossibile rivederli allo stesso tavolo del partito di
Vendola. Il Pd cittadino è in attesa delle prescrizioni del Segretario
Provinciale Molinari deputato a mantenere l’unità del partito ma, visti i tempi
stretti, si profila la spaccatura tra: la parte che sottoscriverà l’alleanza con
la Sinistra e l’altra che si muoverà invece verso il centro strizzando l’occhio
a partiti come Realtà Italia e Centro Democratico. In entrambe le coalizioni proveranno
a ritagliarsi uno spazio anche i partiti di Destra che, svanite le speranze di
concorrere unitariamente, cercheranno apparentamenti con le due liste che
andranno a costituirsi. Salvo clamorose designazioni, la rosa dei candidati
sembrerebbe ristretta a quattro nomi: D’Angelo o di Toro (entrambi PD) per
puntare alla continuità dell’Amministrazione Placido e Di Lucchio (PD) o
Paolino (Realtà Italia) per staccarsi definitivamente dalle sinistre.
Andrea Gerardi
C'erano una volta i cinquestelle
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