Ci sono atleti
ed imprese su cui non sempre si accendono i riflettori della ribalta, ma non
per questo i loro sacrifici, le loro battaglie hanno minore valore di quelle
imprese che riempiono ogni giorno quotidiani e TV.
Uno di questi atleti è un nostro corregionale, per la precisione di Rapone e risponde al nome di Vito Agelillo, classe 1981, titolare di un'impresa edile, che tra un cantiere e l'altro trova il tempo per montare in bici e macinare chilometri come se nulla fosse.
Uno di questi atleti è un nostro corregionale, per la precisione di Rapone e risponde al nome di Vito Agelillo, classe 1981, titolare di un'impresa edile, che tra un cantiere e l'altro trova il tempo per montare in bici e macinare chilometri come se nulla fosse.
Da due anni Vito
è un tesserato dell'Associazione Dilettantistica 010 Bike di Melfi, team che
vanta un palmares di affermazioni,
in diverse discipline e per diverse fasce
d'età, davvero degno di nota, e che da quest'anno è entrato a far parte di
un'altra importante e storica realtà sportiva melfitana, il Centro Sportivo
Italiano.
Attualmente il ciclista lucano è impegnato nel Campionato Italiano Randonnee
Extreme, e per capire qualcosina in merito a questa ardua sfida, abbiamo
scambiato alcune battute con il vice presidente della 010 Bike, Giuseppe
Mazzucca, che ci ha confermato quanto il termine "Extreme"
calzasse a pennello: "Sono gare durissime, anche da 400 km, con dislivelli
spesso proibitivi, come ad esempio la terza tappa a Chieri in provincia di
Torino, con un dislivello di 3188 metri ed un percorso di quasi 240 km o la
sesta tappa, con partenza lo scorso 16 aprile a Bologna, ed arrivo il 17
aprile, dopo aver percorso oltre 410 km, con 3947 metri di dislivello in 14 ore e 35 minuti. Ovviamente non va
dimenticata l'impresa della settima tappa ad Anzio, dove Angelillo, ha fatto
parte degli 11 "fuori di testa" italiani, che hanno affrontato un
percorso di 404,38 km con un dislivello di
4863 metri, gara in cui il nostro Vito è riuscito ad arrivare prima di tutti al
traguardo, con un cospicuo vantaggio, cosa che naturalmente gratifica ed appaga
tutti i sacrifici fatti".
La parola sacrificio è quella che maggiormente si adatta bene a questo genere
di imprese, assieme a forza, tenacia e testa, un connubio necessario per poter
affrontare gare estreme, dove si pedala giorno e notte, avendo comunque addosso
la cosiddetta "Spada di Damocle" rappresentata dal tempo massimo di
percorrenza, dal quale non si sfugge.
Al momento
Angelillo è secondo in classifica generale a quota 1900 punti, preceduto solo
dall'ex ciclista professionista Popov, russo naturalizzato, a quota 2100 punti,
grazie al vantaggio maturato a seguito della partecipazione ad una tappa in
Sicilia, tenutasi alla vigilia di Pasqua, gara non disputata da Angelillo.
Ovviamente è superfluo dire che il nostro atleta lucano punti al titolo e che farà di tutto per colmare il gap e riposizionarsi in testa alla classifica di questa speciale disciplina ciclistica.
Ovviamente è superfluo dire che il nostro atleta lucano punti al titolo e che farà di tutto per colmare il gap e riposizionarsi in testa alla classifica di questa speciale disciplina ciclistica.
Lorenzo Zolfo
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