Ripacandida 24-4-2016. Calcio. Promozione lucana. CandidaMelfi-Alto Bradano 1-0.Una vittoria che non qualifica per i play-off promozione la squadra del Vulture.
CANDIDAMELFI 1
ALTO BRADANO 0
CANDIDAMELFI: Propato, Lomaestro, Maiorino, Griesi, Cappa, Lomio (al 80’Carbone), Nardozza, Cassano (al 46’Romano), Cioffredi (al 65’Summa), Moccia, Lovecchio. A disp. Rinaldi, Dinella, Di Muro, Carriero. All: Di Perna.
ALTO BRADANO: Caputi, Caputo, De Gennaro, Salandra, Angioletti M., De Ceglia, Salbini, Cillis, Di Tullio, Angioletti P. Cacace.A disp: Tammone, Tridente, Giordano, Palma, Beccasio, De Bari, De Maj. All: Terranova.
Arbitro: Marolda sezione di Venosa. Assistenti: Saporito-Labanca.
Ripacandida La capolista Alto Bradano, presentatosi al San Donatello con i ragazzi della Juniores (ormai il campionato l’ha vinto con due giornate di anticipo), viene battuto dal candida Melfi con Lomio al 23’ su calcio di punizione dal limite deviato dalla barriera, palla che si infila alla sinistra del portiere rimasto fermo,palla imprendibile. La partita scivola senza sussulti, in quanto il risultato non interessava a nessuna delle due squadre, il Candida Melfi per due punti mancanti, ha perso la possibilità di disputare i play-off promozione. Da segnalare un paio di interventi del portiere Propato, ha evitato il pareggio ai baby dell’Alto Bradano. Al 40' standing ovation per Lomio sostituito, che lascia il calcio.Passerella finale dei giocatori con festa assieme agli avversari con spumante e dolci. A fine partita le dichiarazioni del presidente Donato Potenza sul futuro del Candida Melfi: “ Il nostro un ottimo campionato con un buon quinto posto. Peccato per i due punti che ci hanno impedito la disputa dei play off, a nostro parere meritati per l'impegno e il gioco espresso. Probabilmente l'ultimo anno nella società sportiva, il prossimo anno si cercherà di attrezzare una squadra per puntare alla vittoria del campionato, e portare la squadra in Eccellenza. Un ringraziamento a tutti idirigenti, tutti i ragazzi e a tutti coloro ci hanno sostenuto”.
Lorenzo Zolfo
Commenti
Posta un commento