Cartolina
dai laghi di Monticchio (e che cartolina!)
Qui regna
sporcizia, incuria, disordine, pericoli di ogni genere
di Angela Traficante
Se Papa Francesco
venisse in visita a Monticchio Laghi, penserebbe subito che gli amministratori
locali non abbiano neppure dato uno sguardo alla sua bellissima Lettera
Enciclica “Laudato sì” sulla difesa del creato.
E come
dargli torto!
Sono stati scritti fiumi di parole sull’ormai noto degrado in cui versa questo “paradiso” naturale tra i colli del Monte Vulture e i problemi rimangono irrisolti. Riteniamo davvero ridicolo e assurdo trovare sporcizia in ogni angolo, alti alberi inclinati e pericolosi, erba alta sui marciapiedi che impedisce di passeggiare in tutta tranquillità, staccionate di legno rotte e pericolose, nessuna panchina lungo il percorso del lago piccolo se non qualcuna sgangherata, lavori in corso da anni per frane in prossimità della Badia di San Michele Arcangelo, nonostante l’istituzione dell’Anno Santo della Misericordia.
Eppure, almeno nella bella stagione estiva, sono migliaia i
visitatori che accorrono da ogni dove per ammirare l’impareggiabile bellezza
del luogo e refrigerarsi all’ombra dei secolari alberi posti lungo i due laghi.
Ma che impressione ne hanno appena mettono piedi nella nota località turistica?
Quale ricordo e, soprattutto, quale messaggio daranno nei loro luoghi di
provenienza?
Noi abbiamo fatto nei giorni scorsi una “ricognizione” dello
stato dell’arte e quello che abbiamo trovato lo testimoniano le tante
fotografie scattate. Alcune delle quali le sottoponiamo all’attenzione dei
nostri lettori. Ma ciò , soprattutto, rappresenta il nostro grido di allarme (e
di dolore) per tale stato di abbandono, rivolto a chi compete perché,
finalmente, s’intervenga in maniera concreta per far sì che la località di
Monticchio, che tanti c’invidiano, ridiventi “un fiore all’occhiello” del turismo lucano, almeno pari alle altre
località lucane più celebrate e
accorsate turisticamente. Manco a farla apposta, tutte
con l’iniziale M, come Monticchio.
Nell’era della tecnologia non si usano più le belle
cartoline di un tempo ma, dopo aver più volte denunciato simili vergogne,
vogliamo far “parlare” le immagini che, più di tutti i commenti e le ridicole
scuse, dimostrano il disinteresse assoluto per la tutela ambientale e per la
sicurezza dei visitatori.
Ormai non basta più il solo lavoro, seppur lodevole ed
efficace, dei lavoratori stagionali, ma occorre una manutenzione costante sul
territorio per garantire la sicurezza dei visitatori.
Commenti
Posta un commento