La tappa del Premier
Renzi a Maratea dove firmerà il Patto Sud-Patto Basilicata è un’opportunità per
il rilancio della città tirrenica lucana nei mercati turistici nazionale ed internazionale
e per promuovere la Bandiera Blu e quella Verde (spiaggia per i bambini). E’
questo il parere del Centro Studi Turistici Thalia che ha raccolto le esigenze
e le sollecitazioni degli operatori
turistici di Maratea e del comprensorio
alla vigilia dell’evento programmato per lunedi’ 2 maggio.
Intanto – evidenzia il
segretario del Thalia Arturo Giglio – il 2015 secondo i dati dell’Apt si chiude
in positivo con l’8% in più di crescita tra arrivi e presenze sulla costa
tirrenica lucana e 14.500 presenze in più a Maratea. Il punto di debolezza continua ad essere
rappresentato dagli stranieri: complessivamente in tutta la provincia di
Potenza nel 2015 le presenze sono state 80.316 e gli arrivi 24.711 di cui in gran
parte a Maratea. L’effetto “spinta” di Matera “Capitale Europea della Cultura
2019”, almeno per gli stranieri nella Perla del Tirreno, ha prodotto ancora
effetti limitati e decisamente al di sotto delle aspettative degli operatori
turistici oltre che per l’economia dell’intero comprensorio dell’area sud della
provincia di Potenza.
I motivi sono essenzialmente riferiti alle carenze
infrastrutturali. Non è solo un fatto di distanza chilometrica tra Matera e
Maratea (circa 200 km), a scoraggiare - sottolinea la nota – sono le strade per
non parlare dei collegamenti di trasporto pubblico. L’idea di un collegamento
in elicottero tra Matera e Maratea può contribuire a far arrivare più turisti
ma non basta. Così albergatori, ristoratori, titolari di attività di servizi e
commercio di Maratea mettono al primo posto il miglioramento della SS 585, con possibile raddoppio e
sulla SS18 la messa in sicurezza con l’eliminazione del pericolo (piuttosto
frequenta) della caduta massi. Sempre in tema trasporti, va potenziata la
stazione ferroviaria perché diventi comprensoriale (Maratea- Lagonegrese) con
un impegno di Trenitalia per l’alta velocità mentre l’imminente entrata in
funzione dello scalo aeroportuale di Pontecagnano-Salerno, al pari
dell’aeroporto Mattei di Pisticci, dovrebbe portare benefici specie per il
turismo internazionale. Ci sono poi segmenti di turismo che hanno fatto di
Maratea un’attrazione di turismo medio-alto come la nautica che richiedono
anche qui investimenti per il porto e ripropongono all’attenzione del Governo e
della Regione il progetto di nuovo porto canale a Castrocucco di livello
superiore, senza escludere la balneabilità della spiaggia dell’Agnola. Ancora a
Castrocucco l’area ex Pamafi necessita di interventi di trasformazione in
centro turistico di alto livello come l’ Area denominata Cicoria per centro
servizi a supporto non solo portuale con nautica di alto livello. Inoltre gli
operatori turistici sollecitano la realizzazione percorso ciclabile e pedonale
costiero e programmi mare-terme (Latronico), mare-natura (Parco Nazionale del
Pollino), itinerari eno-gastronomici nei comuni del comprensorio.
L’effetto “Matera 2019” per diffondersi sull’intero
territorio regionale ha bisogno di progetti perché se prima l’obiettivo
principale era quello di raggiungere la notorietà sul mercato turistico ora a
prevalere è quello di corrispondere alle aspettative, alle attese, suscitate
dalla Capitale Europea della Cultura. Matera e la Basilicata verranno
“misurate” sul grado di organizzazione del sistema di offerta, sulla qualità
dei servizi, a cominciare dai fattori logistici, sulla capacità di rispondere
alle esigenze di una crescente e differenziata domanda. E’ questa la sfida che
il precedente direttore generale Apt Giampiero Perri - conclude Giglio - affida per i prossimi
anni al sistema pubblico e a quello privato e che a Maratea ha un significato
particolare per determinare le occasioni di riposizionamento nei mercati
turistici.
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