Alla luce della recente sentenza della
Corte Costituzionale che ha ritenuto incostituzionale l'art. 12 della Legge di
stabilità 2015 della Regione Basilicata, nella parte in cui si prevede che “la
spesa per l'acquisto delle prestazioni da privato accreditato debba essere
calcolata al netto della mobilità sanitaria attiva”, la Quarta Commissione Consiliare, dopo le precedenti audizioni,
giovedì prossimo si accinge ancora una volta ad ascoltare il Direttore Generale
del Dipartimento Salute, ing. Donato Pafundi per ulteriori
approfondimenti sull'adottanda delibera di Giunta che stabilisce gli indirizzi per la definizione dei tetti di spesa della specialistica ambulatoriale per gli anni 2016/2018.
approfondimenti sull'adottanda delibera di Giunta che stabilisce gli indirizzi per la definizione dei tetti di spesa della specialistica ambulatoriale per gli anni 2016/2018.
Ma approfondire cosa?
Visto che la Delibera in questione determina la spesa per le prestazioni da
erogare in favore dei cittadini residenti nella Regione Basilicata e rinvia ad
altro Atto, la disciplina della tematica della mobilità sanitaria
interregionale attiva per le prestazioni di specialistica ambulatoriale per le
strutture private accreditate.
Siamo di fronte ad una
vicenda che ormai è diventata una farsa!
In più occasioni abbiamo messo in guardia le istituzioni (Dipartimento
Salute, Presidenza Giunta, IV Commissione, Asp e Asm) e la politica sugli
effetti del ritardo nell'adozione del provvedimento delle Linee di indirizzo ai
fini della definizione dei contratti, un ritardo senza alcuna giustificazione,
e perciò arbitrario che perdura da mesi, che incombe come un macigno
sull’attività delle strutture e che ha già prodotto la riduzione di alcuni
servizi di particolare importanza per la salute dei cittadini.
Il vero problema di tutto questo caos, non è
“mobilità attiva si o mobilità attiva no”, il vero problema è la mancanza di
programmazione e di progettualità da parte del Governo Regionale.
Aspat Basilicata è per la preservazione della quota
di mobilità extra-regionale dell’intera specialistica nel rispetto della
normativa vigente, ma ha sempre invocato e sostenuto uno stralcio di
programmazione su cui confrontarsi.
Tanto per fare chiarezza
ai “disinformati” e a quanti continuano a creare confusione: il vero dramma
sarà l'applicazione retroattiva dei criteri che si andranno ad adottare a far
data dall'1.1.2016 assolutamente tardiva, assurda oltre che
incostituzionale; considerato che più di metà anno è già trascorso e che
l'attuazione delle procedure per la definizione dei tetti richiederà senz'altro
altro tempo. Ci ritroveremo ancora una volta, nella condizione di ricevere un
budget che non copre neanche quanto fin qui erogato. E questo senza considerare
che l'incertezza in cui attualmente versiamo non ci ha consentito e non ci
consente qualsivoglia programmazione della nostra attività.
Il principale punto evidenziato da Aspat Basilicata è la distribuzione
ingiusta delle risorse sempre disponibili per alcuni settori e sempre più
contratte per il nostro. I risultati di
questa sordità nell’attuale Politica Sanitaria sono sotto gli occhi di tutti!
Il giudizio lo lasciamo all'utenza del territorio di
Matera, così come a quello di Potenza, utenza tutta regionale che ogni giorno
si vede rifiutare prestazioni per cui,
per favore non strumentalizzate la mobilità per fuorviare e mistificare la
realtà! Non pensate di cambiare il Sistema, cambiando solo ciò che vi piace!
Alle strutture associate ad Aspat Basilicata il cambiamento non ha mai spaventato ma, il cambiamento
serio e responsabile richiede un sistema disciplinato per assicurare il buon
funzionamento e per salvaguardare sia i livelli occupazionali, sia i livelli di
professionalità dei lavoratori coinvolti, che si sono formati in anni di
attività a tutto vantaggio del mantenimento dell'elevato standard di qualità
delle prestazioni sanitarie private rese ai cittadini dalle strutture
interessate,
Aspat Basilicata infine è pronta ad assumere ogni iniziativa di
mobilitazione, di coinvolgimento dell’utenza, ecc., utile alla tutela
dell’impresa e del diritto alla salute dei nostri utenti.
Antonia Losacco, presidente ASPAT Basilicata
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