ADA (ASS. DIRETTORI ALBERGO): QUASI 120MILA PROFESSIONISTI DA FORMARE PER RICETTIVITA' E RISTORAZIONE
La previsione di Unioncamere di 119.400 figure professionali qualificate da assumere al 2020 per le attività ricettive e della ristorazione, quasi il 5% del fabbisogno complessivo di personale specializzato richiesto dalle imprese, rafforza l'impegno dell'Ada (Associazione Direttori di Albergo) della Basilicata per sperimentare il Progetto Accoglienza. Sopratutto in provincia di Potenza se si vuole agganciare il “carro” dei turisti che scelgono Matera la strada da percorrere è innanzitutto quella della
qualificazione del personale intensificando le azioni della “Roadmap formazione” nelle sue sessioni territoriali per il settore utilizzando gli avvisi dei programmi di aggiornamento continuo che la Regione ha messo a sportello con scadenze quasi mensili. Il Programma intitolato “Progetto Accoglienza” - riferiscono Michele Tropiano e Donatello David, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ada - prevede al suo interno ulteriori Progetti pilota e, secondo modalità specifiche, finalizzato a incentivare la formazione di personale qualificato; riconoscere le competenze e le qualifiche del personale operante nel settore turistico-alberghiero; attivare delle microspecializzazioni che comportano un potenziamento dell’area laboratoriale. Il tutto dando attuazione al protocollo di intesa siglato con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca riguardante l’alternanza Scuola-Lavoro, per rafforzare il ruolo tra scuola e imprese ricettivo-alberghiere per la crescita e l’evoluzione del turismo e dell’eccellenza dell’ospitalità alberghiera in Basilicata. La ricettività lucana – continua Tropiano – intende mettere a frutto tutte le opportunità di cui dispone per determinare un vero salto di stile e qualità del settore, che sembra finalmente accingersi a uscire da una crisi assai pesante. L’effetto “Matera” sulla Basilicata turistica può prodursi pienamente solo con un salto di qualità organizzativo del sistema di offerta di itinerari, percorsi, motivi di interesse e dunque dal protagonismo dei privati e degli attori pubblici locali. Tenuto conto che ogni hotel ha un suo brand, la qualità dei servizi insieme a quelli specifici per famiglie come per altri target (anziani, giovani, single, comitive) – affermano i dirigenti dell’Ada – è la ragione principale del successo dei nostri alberghi piccoli o grandi che siano, a conduzione familiare o manageriale. I passaggi-chiave – si sottolinea nella nota - si concentrano sulla spendibilità delle lauree in turismo nei bandi pubblici, l'incremento degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) dedicati al turismo, che attualmente sono solo sette e ancora il superamento dei limiti della Scuola Secondaria Superiore, dove gli Istituti Professionali e i Tecnici non riescono a completare la preparazione degli studenti soprattutto per coloro che non proseguono con gli studi universitari. Un altro passaggio saliente del documento riguarda la richiesta di decontribuzione per le aziende che intendono continuare l’attività in bassa stagione e confermare la forza lavoro al termine dei sei mesi dei contratti stagionali. In questo quadro – sottolineano nella nota Michele Tropiano e Donatello David, dell’Ada - si inserisce il programma di alternanza scuola-lavoro e più in generale di formazione del personale che l’Ada mette a disposizione di tutte le strutture indipendentemente dalle proprie caratteristiche e dai propri mercati. In sintesi, intendiamo favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti degli Istituti tecnici e Istituti professionali per il settore turistico e alberghiero; coniugare le finalità educative del sistema dell'istruzione e della formazione con esigenze del mondo produttivo, nella prospettiva di abbreviare la transizione tra scuola e lavoro. Sono questi gli obiettivi principali di un protocollo di intesa siglato tra l’ADA (Associazione Direttore di Albergo) ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca (MIUR) riguardante l’alternanza Scuola-Lavoro. Il Protocollo prevede attraverso lo scambio delle esperienze tra l’ADA e gli Istituti Tecnici e Professionali di accrescere la conoscenza tecnica e professionale degli studenti; di orientare le prospettive di lavoro e rafforzare con le proprie attività istituzionali, lo sviluppo del settore coinvolgendo tutte le sue diramazioni territoriali; visite di orientamento agli studenti ed Attestati del raggiungimento delle competenze spendibili nel mercato del lavoro.
qualificazione del personale intensificando le azioni della “Roadmap formazione” nelle sue sessioni territoriali per il settore utilizzando gli avvisi dei programmi di aggiornamento continuo che la Regione ha messo a sportello con scadenze quasi mensili. Il Programma intitolato “Progetto Accoglienza” - riferiscono Michele Tropiano e Donatello David, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ada - prevede al suo interno ulteriori Progetti pilota e, secondo modalità specifiche, finalizzato a incentivare la formazione di personale qualificato; riconoscere le competenze e le qualifiche del personale operante nel settore turistico-alberghiero; attivare delle microspecializzazioni che comportano un potenziamento dell’area laboratoriale. Il tutto dando attuazione al protocollo di intesa siglato con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca riguardante l’alternanza Scuola-Lavoro, per rafforzare il ruolo tra scuola e imprese ricettivo-alberghiere per la crescita e l’evoluzione del turismo e dell’eccellenza dell’ospitalità alberghiera in Basilicata. La ricettività lucana – continua Tropiano – intende mettere a frutto tutte le opportunità di cui dispone per determinare un vero salto di stile e qualità del settore, che sembra finalmente accingersi a uscire da una crisi assai pesante. L’effetto “Matera” sulla Basilicata turistica può prodursi pienamente solo con un salto di qualità organizzativo del sistema di offerta di itinerari, percorsi, motivi di interesse e dunque dal protagonismo dei privati e degli attori pubblici locali. Tenuto conto che ogni hotel ha un suo brand, la qualità dei servizi insieme a quelli specifici per famiglie come per altri target (anziani, giovani, single, comitive) – affermano i dirigenti dell’Ada – è la ragione principale del successo dei nostri alberghi piccoli o grandi che siano, a conduzione familiare o manageriale. I passaggi-chiave – si sottolinea nella nota - si concentrano sulla spendibilità delle lauree in turismo nei bandi pubblici, l'incremento degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) dedicati al turismo, che attualmente sono solo sette e ancora il superamento dei limiti della Scuola Secondaria Superiore, dove gli Istituti Professionali e i Tecnici non riescono a completare la preparazione degli studenti soprattutto per coloro che non proseguono con gli studi universitari. Un altro passaggio saliente del documento riguarda la richiesta di decontribuzione per le aziende che intendono continuare l’attività in bassa stagione e confermare la forza lavoro al termine dei sei mesi dei contratti stagionali. In questo quadro – sottolineano nella nota Michele Tropiano e Donatello David, dell’Ada - si inserisce il programma di alternanza scuola-lavoro e più in generale di formazione del personale che l’Ada mette a disposizione di tutte le strutture indipendentemente dalle proprie caratteristiche e dai propri mercati. In sintesi, intendiamo favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti degli Istituti tecnici e Istituti professionali per il settore turistico e alberghiero; coniugare le finalità educative del sistema dell'istruzione e della formazione con esigenze del mondo produttivo, nella prospettiva di abbreviare la transizione tra scuola e lavoro. Sono questi gli obiettivi principali di un protocollo di intesa siglato tra l’ADA (Associazione Direttore di Albergo) ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca (MIUR) riguardante l’alternanza Scuola-Lavoro. Il Protocollo prevede attraverso lo scambio delle esperienze tra l’ADA e gli Istituti Tecnici e Professionali di accrescere la conoscenza tecnica e professionale degli studenti; di orientare le prospettive di lavoro e rafforzare con le proprie attività istituzionali, lo sviluppo del settore coinvolgendo tutte le sue diramazioni territoriali; visite di orientamento agli studenti ed Attestati del raggiungimento delle competenze spendibili nel mercato del lavoro.
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