La Cia lancia in Val d’Agri un esempio di azienda agricola multifunzionale con protagonista una giovane donna. E’ l’Azienda Agricola “Nonno Ciccio” di Maria Chiara Pisano (località Pagliarone, Marsiconuovo) “simbolo” della nuova fase dell’agriturismo e del turismo rurale.
L’azienda è stata inaugurata domenica scorsa durante un incontro-dibattito al quale hanno partecipato dirigenti regionali e nazionali della Cia, amministratori locali e semplici citadini. Ubicata nell’Alta Val d’Agri, si estende su una superficie di 8,70 ettari, produce nel rigoroso rispetto dell’ambiente antiche varietà di grano (carosella e cappelli), olive, uva, ciliegie, amarene, pomodori, melanzane, zucchine, peperoni, more, lamponi, mirtilli, gelsi, albicocche, susine e pesche.
Inoltre si allevano api, conigli, tacchini, oche e polli di varie razze (ovaiole, marans e araucane) e si trasformano le produzioni in marmellate, confetture, composte, succhi di frutta, creme salate di ortaggi e verdure, senza l’utilizzo di conservanti e pectine, in un laboratorio innovativo che mantiene inalterate le proprietà organolettiche delle produzioni agricole.
In adiacenza al laboratorio di trasformazione è attivo un punto di degustazione e vendita dei prodotti aziendali, aderente alla Rete “La Spesa in Campagna”
Per Maria Chiara è una scommessa su come la Val d’Agri non è solo petrolio ma, al contrario, può esprimere molto per l’agroalimentare e il turismo rurale. L’auspicio è che diventi soprattutto un esempio per le giovani generazioni della valle a credere di più nell’agricoltura.
Della multifunzionalità -spiega il presidente di Turismo Verde, Giulio Sparascio- l'agriturismo ne è un componente essenziale. La multifunzionalità riporta all'unicità dell'azienda dopo lo spezzettamento delle funzioni, la formazione di comparti diversi non comunicanti tra loro. È merito dei nostri operatori agrituristici aver recuperato edifici storici abbandonati, luoghi e paesaggi e varietà antiche, ma anche ripreso ricette, tradizioni ormai quasi sconosciute, creando capitale sociale. L'agriturismo è un'eccellenza italiana - sostiene la presidente di Donne in Campo, Mara Longhin- e le donne svolgono da sempre un ruolo fondamentale nel trasformare i saperi dell'accoglienza in fattori di reddito. E' necessario oggi riconoscere a questa attività il ruolo di recupero e attualizzazione dei valori rurali per immaginare un futuro che riparta dall'agricoltura.
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