Una boccata di ossigeno per le imprese edili meridionali. Il
mercato della casa si rimette in moto: nel primo trimestre 2016 acquisti e vendite
di immobili sono stati 159.932, in
aumento del 17,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto
emerge da un’analisi dell’Ufficio studi
di Confartigianato.
Gli italiani hanno ricominciato a investire nel mattone, una tendenza che continua da 1 anno ed è confermata dall’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle entrate che, tra gennaio e marzo 2016, registra un aumento delle transazioni del 17,3 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le compravendite immobiliari sono favorite dal calo dei prezzi: a marzo 2016, fa rilevare l’Ufficio studi di Confartigianato, sono in diminuzione dell’1,2% su base annua.
E in attesa di dare impulso ai programmi di adeguamento
anti-sismico e sicurezza sia del patrimonio immobiliare privato che in quello
pubblico particolarmente consistente al Sud – sottolinea Rosa Gentile, vice
presidente nazionale Confartigianato con delega al Mezzogiorno – sul fronte
delle imprese, il mercato dell’edilizia – in cui operano 515.437 imprese artigiane,
il 38,2% del totale dell’artigianato italiano – si mostra ancora debole. Parliamo di
un comparto di pmi qualificate e specializzate che supera le 20mila unità in
Campania, poco meno di 10mila in Calabria, 5mila in Puglia, 3.480 in Basilicata
(di cui 2.364 specializzate, 1.075 di esclusiva attività di lavori per edifici,
41 di ingegneria civile).
La discesa è più accentuata (-1,4%) per le abitazioni esistenti,
rispetto a quelle nuove (-0,7%). E, a proposito di prezzi, l’ultimo sondaggio
congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia pubblicato da Banca
d’Italia indica per il I trimestre 2016 una riduzione media tra il prezzo richiesto dal venditore e quello
effettivamente pagato pari
al 13,8%, in miglioramento rispetto al trimestre precedente (14,2%) e rispetto
allo stesso trimestre del 2015 (15,0%).
Il risveglio del mercato del mattone è confermato dai prestiti alle
famiglie per comprare
casa: a maggio, ammontano a 363.208 milioni di euro, e nell’ultimo anno sono cresciuti
di 4.204 milioni, pari all’1,2% in più.
A registrare il maggiore aumento di compravendite sono le abitazioni (+18,6%), seguite dalle unità immobiliari
ad uso economico (+8%). A
livello territoriale, il mercato immobiliare è più vivace nelle regioni del Nord Ovest,
che traina la crescita con il +20,7%. Sotto la media nazionale il trend nelle
Isole (+16,5%), nel Sud (+16,3%) e nel Centro (+15,8%).
Insomma, dalla fotografia scattata dall’Ufficio studi di
Confartigianato, e confermata dall’Istat – sottolinea ancora Gentile - la
situazione del settore è ancora fragile e caratterizzata da una notevole variabilità.
Ce ne vuole per recuperare il calo del 42,4% della produzione tra il 2007 e il 2015. Per
questo, avverte Confartigianato, è urgente affrontare e risolvere le
incertezze applicative del nuovo Codice degli appalti che stanno provocando il calo delle
commesse della Pubblica amministrazione.
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