Gli ultimi disastri bancari fanno interrogare Uilca (lavoratori dei comparti credito, finanza ed assicurazioni) e il centro studi Uilca “Orietta Guerra”. L’organizzazione sindacale chiede che venga istituita una commissione parlamentare d’inchiesta sul credito per individuare i responsabili del disastro. Nel mirino il settore industriale e edile che costituisce il 38,56% delle sofferenze lorde del sistema bancario. A riferirlo è il segretario regionale della Uilca Basilicata Antonio Castello sottolineando che il segretario generale Uilca Massimo Masi, nei giorni scorsi,
si è associato alla richiesta di pubblicare i nomi delle ditte e delle persone fisiche che, a causa delle loro insolvenze, hanno creato un danno così alto alle banche e alla collettività. Vogliamo anche conoscere i nomi di coloro che hanno erogato questi finanziamenti (anche se siamo certi che si tratta, almeno nell’80% dei casi, di soldi concessi dagli Amministratori Delegati e dai Consigli d’Amministrazione delle banche italiane) e le garanzie presentate. Siamo favorevoli ad una commissione d’inchiesta parlamentare sul credito alla quale forniremo, se ascoltati, dati e fatti accaduti in questi ultimi 10 anni”. Il Centro Studi Uilca “Orietta Guerra”, ha predisposto tabelle sulle sofferenze, rilevando che “i dati forniti sulle sofferenze dal bollettino statistico della Banca d’Italia al 30 settembre 2016 ammontano a 186,73 miliardi di euro e il numero di clienti a sofferenza è pari a 1.267.184”. “Si evidenzia come le sofferenze lorde di importo inferiore ai 125.000 euro coinvolgono 81,57% del totale dei clienti a sofferenza, per un ammontare di 21,1 miliardi di euro, pari al 11,33% delle sofferenze complessive”. “Dalla lettura della tabella, risulta che solo 5829 clienti, pari allo 0,46% dei clienti affidati, hanno ottenuto finanziamenti oggi a sofferenza per un importo pari a 65,3 miliardi di euro (sofferenze lorde), che rappresentano il 35,02% di tutte le sofferenze del sistema. “Analizzando i settori economici notiamo che il settore industriale e edile, costituiscono il 38,56% delle sofferenze lorde del sistema bancario, anche se hanno solamente il 7,67% di clienti affidati. Per questo è fondamentale investire in politiche economiche a favore dell’industria e del settore edile per risolvere il problema dei NPL (crediti bancari problematici ) che sembrano essere oggi un business molto redditizio solo per pochi mentre scarseggiano le risorse per creare sviluppo e occupazione nel paese”. “Nella nostra recente Conferenza d’Organizzazione - continua Castello – abbiamo presentato proposte su questi aspetti perché se in MPS interverrà lo Stato, come auspichiamo, i cittadini devono sapere e conoscere tutti i dettagli economici di questa operazione. Chi ha sbagliato deve pagare e tutti, a partire dai vari governi che si sono succeduti in questi anni, dalla Banca d’Italia alla Consob devono essere trasparenti e dare conto di cosa hanno fatto. Per creare nuovi stimoli alla partecipazione dal basso e al proselitismo – conclude il segretario Uilca - abbiamo istituito i gruppi aziendali di base GAU (gruppi aziendali Uilca) previsti dallo Statuto della UIL e presenti diffusamente nelle altre categorie. Con ciò abbiamo voluto dare una risposta alle difficoltà, presenti nel settore del credito e delle esattorie, per la costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali; mi riferisco alla nuova consistenza degli organici dei presìdi territoriali delle aziende e alle caratteristiche che devono avere per costituire le RSA. Abbiamo quindi rimodulato le competenze tra strutture di gruppo e strutture regionali in merito alla formazione dei quadri sindacali per prepararci meglio ad affrontare i nuovi delicatissimi compiti di tutela dei lavoratori bancari e dei risparmiatori che ci attendono in questo nuovo anno.
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