Sta continuando, in maniera ammirevole, l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Filiano sul
fronte della diffusione della lettura quale strumento di crescita e di miglioramento umano e sociale.
In tale contesto si inserisce “Nati per leggere”, un progetto nazionale che prevede la lettura ad alta
voce per bambini da 0 a 6 anni. Un percorso progettuale al quale l’Amministrazione di Filiano ha
aderito coinvolgendo gli operatori della Biblioteca comunale e la locale Pro Loco. Un progetto che
anche oggi è stato possibile portare avanti grazie all’impegno e alla passione dei volontari e di tutti
coloro che stanno lavorando e si stanno adoperando concretamente per il suo successo.
Una testimonianza è il discreto riscontro dell’incontro dal titolo “Parole e storie per crescere... alla
Biblioteca di Filiano", tenutosi venerdì scorso presso il salone della biblioteca di Filiano: un
momento di lettura e di sensibilizzazione con le famiglie, per diffondere l’importanza delle storie
come strumento di contrasto alla povertà educativa e di prevenzione dallo svantaggio socio-
culturale.
Nell’illustrare le basi del programma Nati per Leggere, la vicepresidente della Pro Loco Filiano e
volontaria NpL, Donatella Oppido, ha rimarcato come «Sin da quando è piccolo, anzi sin dalla
gravidanza, il bambino sente i suoni che provengono dal mondo esterno, riconosce la voce di
mamma, e poi via via che cresce apprende, ricorda, compara... Parlargli con costanza e amore
attraverso la lettura ad alta voce, è un grande aiuto per lo sviluppo delle sue abilità linguistiche.»
L’ostetrica e volontaria NpL Francesca Pace ha offerto un esempio di lettura dialogica, mentre la
narratrice Lidia Trama ha deliziato il pubblico con la lettura espressiva di un testo in rima.
All’incontro ha partecipato il Sindaco Francesco Santoro che ha sottolineato «Sono convinto che
questo sia un progetto dalla valenza straordinaria, direi strategica, un modello formidabile per
colmare il gap della cosiddetta “povertà educativa”. Leggere è essenziale e educare alla lettura sin
da piccolissimi un nostro ineludibile obbligo.»
L’operatore NpL Vito Sabia ha concluso sottolineando che «La limitata partecipazione delle
famiglie all’incontro è da attribuire non al disinteresse dei genitori ma a fattori contingenti; allo
stesso tempo è richiesto una interrogazione su ulteriori forme di coinvolgimento da mettere in atto.»
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