Continua il viaggio nelle scuole della provincia di Potenza
del docufilm “ SottoPelle” di Giuseppe Russo, a cura del
Comitato Provinciale Unicef di Potenza.
“Tu sei importante. Ricordati di te quando il mondo ti
dimentica, lascia sempre una traccia su un cuore che
passa. Che comunque tutto resta, anche se non te ne
accorgi, puoi trovarli negli occhi quei ricordi mai scritti”
(Il
coraggio di andare Pausini
—
Antonacci).
Oggi è domenica e sento la necessità di raccontare le
esperienze, le emozioni, gli incontri che ho avuto come
presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza nella
settimana appena trascorsa. Ho già scritto degli incontri
con gli alunni della scuola media di Picerno di lunedì 11 e
con i piccoli di cinque anni della scuola dell’infanzia di via
Lacava a Potenza martedì 12. Sento l’urgenza di parlarVi
delle giornate intense di mercoledì 13 e di sabato 15
febbraio.
Il 13 di mattina ho incontrato gli alunni di quarta e quinta
della scuola primaria e tutti i ragazzi della scuola media di
Pescopagano.Nel pomeriggio alle 16,30, i genitori degli
alunni delle prime e seconde di Picerno che hanno
cominciato la proposta Scuola Amica Unicef “ Non
perdiamoci di vista” che con l’educazione emotiva vuole
prevenire bullismo e cyber-bullismo.Sabato 16 di mattina
ho presentato con due proeizioni il docu-film a otto classi
dell’Istituto di Istruzione Superiore “ L. Da Vinci-Nitti” di
Potenza.
Ho portato con me le foto dei protagonisti di “ SottoPelle”
il docufilm Unicef di Giuseppe Russo e le ho disposte con la
locandina negli spazi disponibili.
Mario Coviello con gli alunni di quarta di Pescopagano e l’insegnante Annalisa
Fedeli
I volti di Famakan, Demba, Omar, Queen, Bintou,
Momomdoo, Makan, Douda, Mady e le famiglie di Mariam
e Stanley,i protagonisti di SottoPelle nelle foto in bianco e
nero di Vittorio Onorato, colpiscono piccoli e grandi. I
ragazzi si avvicinano e leggono le frasi significative che
ciascuno di essi pronuncia. Makan, un ragazzo: “ In Libia
le armi sono come i cellulari: tutti le hanno.” La giovane
Mariam, con accanto i suoi due bambini: “ La rotta libica
non è praticabile. Dico a tutti che se non vogliono morire,
di non partire.” E la giovane Bintou “ Non ho più paura
della morte. Ho già perso le persone più importanti della
mia vita. Quando il mio giorno arriverà andrò.”
Spiego che “ SottoPelle” è nato durante il 2018 grazie a
Giuseppe Russo, il volontario del servizio civile Unicef, che
ha frequentato il centro di Tito, curato dalla cooperativa “
La Mimosa” e quello di Rionero nel quale l’ARCI accoglie
minori stranieri non accompagnati.Giuseppe ha saputo
costruire con queste persone una relazione autentica e gli
immigrati hanno trovato così la forza di raccontare le
ragioni della loro partenza, il viaggio nel deserto, la
prigionia in Libia, l’attraversamento del Mediterraneo, la
vita in Italia, le speranze per il futuro.
Durate i cinquanta minuti della proiezione il
coinvolgimento è palpabile.
Quando si riaccendono le luci molti occhi sono pieni di
lacrime e le domande, le riflessioni, i commenti mi fanno
capire che il film ha raggiunto il suo obiettivo.E’ necessario
raccontare la storia di queste persone che sono state
costrette a lasciare la loro terra a causa della fame, della
guerra, delle persecuzioni religiose. E’ doloroso e
necessario che essi stessi, in prima persona, parlino della
mancanza di acqua, di cibo, della calura del deserto, della
paura, delle torture, degli stupri, delle frustate, del terrore
di attraversare il mare che molti vedono per la prima volta.
I ragazzi del “ Da Vinci-Nitti” durante il dibattito.
E Madi dice: “ Vorrei approfittare di questa occasione per
rendere omaggio ai miei compagni che non hanno avuto la
fortuna di arrivare qui”. E Momodou confessa “ Mamma, la
mia vita senza di te è come un albero senza radici”. E
Dauda: “ Mamma mi manche troppo. L’amore che ho per te
non finirà mai”. E ancora Queen: “ Mamma lo so che sei
povera. Ti prometto che la tua vecchiaia sarà serena. Io
penserò a te”. Queste parole colpiscono tutti e
riaffermiamo la consapevolezza che siamo tutti persone,
fratelli, figli.
“
SottoPelle” nell’ultima parte affronta il tema del razzismo
e se Stanley, la mamma di Junior che sanguina ancora oggi
dal naso perchè un soldato libico lo ha colpito alla testa
con il calcio del fucile solo perchè chiedeva un pò d’acqua,
dice “ Il razzismo esiste da sempre, da ancora prima che
nascessi, non credo che si fermerà mai”, Demba replica “ Quando perdiamo il diritto di essere diversi, perdiamo il
privilegio di essere liberi.”
Il viaggio di “ SottoPelle” continua perchè è più che mai
necessario oggi combattere il razzismo, la paura del
diverso e riaffermare con l’Unicef il diritto di tutti gli
uomini ad essere accolti, rispettati, di avere un futuro.
Ringrazio i dirigenti scolastici di Muro Lucano Rosaria
Papalino,di Picerno Vincenzo Vasti, Alessandra Napoli del “
Da Vinci Nitti” di Potenza per aver accolto l’invito del
Comitato Provinciale Unicef di Potenza.
Mario Coviello al “ Nitti-Da
Vinci”
Un grazie di cuore ai docenti Annalisa Fedeli di
Pescopagano, Francesca Corso, Mario Carbone e Filomena
Tripaldi di Picerno, Ornella Olivieri del Nitti per aver
organizzato gli incontri.
“
La “traccia” che siamo chiamati a lasciare è l’insieme dei
momenti spesi per il Bene. È la stessa traccia lasciata per
noi da chi ci ha preceduto, nella considerazione di quanto
sia effimero il nostro tempo e di quanto valga la pena di
viverlo per consegnarlo a chi verrà dopo di noi.”
Mario
Coviello
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