I.C. "Busciolano" Potenza. Lotta alla criminalita' il valoroso coraggio del maresciallo dei carabinieri Agatino Di Matteo


L’Istituto Comprensivo "Busciolano" di Potenza, organizza il convegno “Lotta alla Criminalità: Il valoroso coraggio del Maresciallo dei Carabinieri Agatino Di Matteo”, Vittima del Dovere e insignito della Medaglia di Bronzo al Valore dell’Arma dei Carabinieri. Attraverso l’esperienza del Maresciallo Di Matteo, la scuola, intende sensibilizzare i ragazzi sul tema della legalità, attraverso una testimonianza diretta e concreta di un uomo che ha votato la propria esistenza alla giustizia e alla sicurezza del nostro Paese. Il M.llo CC. Agatino Di Matteo, e’ nato a Taranto, figlio di genitori lucani da anni vive a Pignola. L’ episodio sanguinoso, in cui si trovo’ coinvolto Agatino Di Matteo risale alla notte tra il 4 e il 5 giugno 1981, quando, insieme ad altro Carabiniere in servizio di perlustrazione sulla strada provinciale nel territorio, Brindisino notavano una macchina di colore bianco 128 Fiat, scortata da un camion. Poiché, precedentemente nella zona, erano stati segnalati malviventi appartenenti alla “Sacra Corona Unita”, immediatamente i Carabinieri si avvicinarono all’auto per effettuare un controllo, ma i malviventi iniziarono a sparare con pistole e fucili a canne mozze che colpirono il Maresciallo Di Matteo al gomito sinistro, con ritenzione di schegge metalliche, e al collo, a pochi centimetri dalla vena giugulare con un proiettile di pistola. Nonostante le gravi ferite riportate, seppure in situazione numerica inferiore, il Maresciallo Di Matteo riuscì a rispondere al fuoco, mettendo in fuga i malviventi, i quali abbandonarono i mezzi risultati rubati precedentemente a Copertino di Lecce. Nel frattempo, stramazzato al suolo con forti emorragie, il Maresciallo fu portato in salvo dall’ autista Carabiniere Luigi Rosafio con lui in servizio e, successivamente, venne ricoverato prima all’ospedale di Francavilla Fontana e poi al C.T.O.”Careggi” di Firenze, dove fu sottoposto a delicati interventi chirurgici al gomito sinistro ed alla maxillo-facciale. Agatino Di Matteo, fu posto in congedo assoluto per gravi ed invalidanti ferite a soli trentasei anni mentre, nel 2000, gli fu diagnosticata la “Malattia di Parkinson”, a seguito dell’aggravamento dell’ansia depressiva reattiva, dovuta al conflitto a fuoco ed alla ritenzione di schegge metalliche nella parte molle del volto. Nel 2006 fu riconosciuto “Vittima del Dovere”, con Decreto del Capo della Polizia, mentre nel 2015 gli venne conferita la Medaglia di Bronzo al Valore dell’Arma dei Carabinieri, dal Comandante della Legione Carabinieri Basilicata Gen. Vincenzo Procacci, e dal Prefetto Dott. Antonio D' Acunto presso la Caserma "Lucania" a Potenza. La cruenta vicenda del conflitto a fuoco con i malviventi è stata raccontata su RaiUno, in prima serata il 2 gennaio 2016, nel corso della trasmissione televisiva “Il Dono”, condotta da Marco Liorni e Paola Perego, in cui lo stesso Maresciallo ha incontrato e ringraziato il Carabiniere autista Luigi Rosafio, per avergli salvato la vita.

La troupe televisiva ed il giornalista conduttore Marco Liorni, hanno girato scene ed interviste a Pignola, mesi prima della diffusione a livello Nazionale, in quella occasione il presentatore Marco Liorni ha postato sul proprio profilo facebook, una foto ed una dedica al M.llo Di Matteo che recita: “Ci sono uomini che danno tanto a chi li incontra, che sono generosi nei racconti e che tramandano l’identità migliore del nostro popolo”. Saranno presenti al convegno anche il M.llo Agatino Di Matteo, la moglie Franca Lorati e la figlia Valeria oltre ai vari studenti che prenderanno parte alla manifestazione, organizzata per poter interagire con modelli positivi di legalità che, attraverso i loro sacrifici e le loro esperienze, hanno contribuito alla lotta alla mafia, battaglia che lo Stato porta avanti da anni con uomini e magistrati di grande coraggio e abnegazione. 
Il convegno si svolgerà il 7 maggio alle ore 11,00 e si terrà presso l'Aula Magna del plesso scolastico. 

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