FCA MELFI. Per la 500X si conferma un successo straordinario. Prodotta la 500.000 vettura

foto Vibrazioni Lucane


Non è un record da poco quello che ha toccato la Fiat 500X, fra i veicoli commercialmente più in forma della marca: poche ore fa dalle linee di montaggio dello stabilimento lucano di Melfi è uscito l’esemplare numero 500.000 del crossover italiano. Un ulteriore segno di salute di questo modello, in produzione dal 2014 e che, sostiene Fiat, “è sempre stato leader nel segmento in Italia e stabilmente nella top 10 in Europa”. La 500X che si è fregiata del primato è una versione in allestimento “120°”, spinta da motore turbobenzina FireFly da 150 CV di potenza, accoppiato al cambio automatico a doppia frizione. Giova ricordare che questa serie speciale, la 120° appunto, è stata lanciata sul mercato lo scorso marzo per celebrare il centoventesimo anniversario del marchio Fiat: si caratterizza per la livrea bicolore, presente per la prima volta disponibile su 500X, e per i sei mesi del servizio Apple Music compresi nel prezzo. La Fiat 500X viene prodotta al fianco della cugina Jeep Renegade, con cui condivide la piattaforma costruttiva e quasi tutta la meccanica: i due modelli vengono esportati in oltre 100 Paesi nel mondo. Quella di Melfi è un’eccellenza nell’ambito dei poli produttivi di FCA, tanto che ospiterà le linee di fabbricazione della Jeep Renegade plug-in hybrid: non a caso, già alla fine dello scorso anno erano iniziate le attività propedeutiche alla produzione della prima Jeep elettrificata e ricaricabile alla spina, il cui lancio sul mercato è previsto nella prima parte del 2020. Il modello è stato presentato sotto forma di prototipo qualche a marzo, in Svizzera. L'investimento dedicato al lancio della nuova motorizzazione green da parte di FCA è pari a oltre 200 milioni di euro, da adoperare anche nell’ammodernamento dello stabilimento di Melfi. Il tutto rientra in un piano di investimenti da 5 miliardi di euro che FCA ha in programma per le fabbriche italiane: la sua conferma definitiva è arrivata alla kermesse ginevrina, dopo che, alla fine dello scorso anno, la multinazionale aveva paventato una revisione del suo impegno economico in Italia a seguito del mutato scenario politico e della decisione del governo gialloverde di introdurre le misure dell’ecobonus e dell’ecomalus. Ipotesi fortunatamente accantonata. Fonte 

www.lastampa.it

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