CALCIO AMARCORD - Correva la stagione 1998-99: il Ferrandina dei locali in D


Una vittoria del campionato più unica che rara. E' quella del Ferrandina della stagione 1998-99 che sale nell'allora Campionato Nazionale Dilettanti, partito con l'obiettivo della salvezza e con ragazzi del territorio. Ad essere titolate per la vittoria finale erano il Materasassi e il Pisticci, che vennero staccate con un buon margine di punti, al termine del campionato. Con un budget irrisorio, la squadra di Stigliano e del presidente Loponte, riesce a compiere un vero miracolo calcistico per l'epoca che resterà negli annali. Per gli aneddoti di quell'anno ci siamo avvalsi dell'opuscolo "Ferrandina nel pallone" di Donato Mastrangelo.


LA SORPRESA FERRANDINA PROMOSSA NEL CAMPIONATO NAZIONALE DILETTANTI Inizia subito bene il campionato del Ferrandina con due successi sul Balvano per 2-1 e contro il Materasassi al XXI Settembre per 2-0. Poi arrivano tre pareggi in quattro partite contro Pisticci, Baragiano e Agromonte, con il ko a Rionero alla sesta giornata. Poi ricomincia la rincorsa con quattro affermazioni di fila: Ruoti, Moliterno, Santarcangiolese e Polisportiva Matera (a tavolino senza giocare). A Tito si spezza la corsa con l’1-1 finale con i ragazzi di Stigliano a guidare la classifica insieme al Villa d’Agri e alla Vultur. Arrivano i rinforzi salandresi nel frattempo con gli innesti del centrocampista Carmine Marraudino, dell’attaccante Michele Grillo e del fluidificante sinistro Francesco Martemucci. Arriva però una sconfitta inaspettata in casa contro il Lagonegro per 1-2, ma la squadra di Stigliano ritrova i tre punti con il poker di Francavilla. Sotto l’albero di Natale ecco il primato. Al Santa Maria c’è il big match contro il Villa d’Agri, a quota 26, distante un punto e al comando c’è la Vultur a 27. Il Ferrandina si impone con un calcio di rigore di Vincenti e si regala il primato in classifica. Il nuovo anno viene ripreso con il piede giusto a Pescopagano per 2-0 che permette alla squadra rossoblu di laurearsi campione d’inverno. Nella trasferta successiva di Balvano il primato viene mantenuto con il punto. Poi arrivano gli scontri al vertice per gli aragonesi. Pari interno contro il Materasassi e sconfitta a Pisticci per 3-0: la vetta viene persa. Ma il sereno ritorna subito con la vittoria di misura sul Baragiano per 2-1 e nello scontro diretto contro la Vultur è 1-1. A questo punto il Ferrandina capisce che deve dare una sterzata decisiva per la vittoria finale e infila otto vittoria di fila con un talismano: il portiere Nicola Castoro in luogo del collega infortunato Massimo Marino. Ad Agromonte è il capitano Mattei a suonare la carica con il gol vittoria, si continua con il 3-0 sul Real Ruoti e si prosegue con l’affermazione esterna di Moliterno. Il 18 marzo capitan Mattei diventa per la prima volta papà e i suoi compagni festeggiano con la vittoria sulla Santarcangiolese. Nella domenica seguente il Ferrandina vince per la seconda volta al XXI Settembre con la Polisportiva Matera solo per 2-1 e con ben quattro espulsioni a carico di Vincenti, i due Pennuzzi Angelo e Salvatore e Ponzio. Intanto cresce la febbre da Campionato Nazionale Dilettanti e con il Tito basta Ciardiello per portare a casa i tre punti. A questo punto Lagonegro diventa crocevia per la promozione ed ancora Ciardiello per la terza domenica di fila (a Matera su rigore, con il Tito su azione) sugli sviluppi di calcio piazzato a regalare un successo fondamentale. L’ottava vittoria di fila si raggiunge contro il Francavilla per 3-0. Tegola sul Ferrandina: il portiere Castoro con soli 3 gol subiti in 8 partite si infortuna in una normale seduta di allenamento. Ritorna a tempi di record Massimo Marino, che intanto ha recuperato i malanni della lacerazione ai legamenti anteriori del ginocchio. Così a Villa d’Agri gli aragonesi superano indenne la prova del Cupolo per 0-0. Ora 90’ dividono il Ferrandina dal Campionato Nazionale Dilettanti. E’ il 9 maggio 1999: in Piazza De Gasperi i colori sociali della compagine ferrandinese si incrociano con la festività religiosa della patrona del paese la Madonna della Croce. Il ghiaccio contro il Pescopagano viene rotto soltanto allo scadere del primo tempo. Il raddoppio è dell’under Chiruzzi al 2' della ripresa e all’80’ è tris su autorete di Lotano. Alle 17.50 è apoteosi per un trionfo che verrà ricordato a lungo nel Valbasento materano.

LA ROSA DEL FERRANDINA

PRESIDENTE: Pietro Loponte

ALLENATORE: Antonio Stigliano

GIOCATORI: Castoro, Marino e Russo (portieri); Mattei, Mastrangelo, Busco, Pizzolla, Chiruzzi, Imperatore e Martemucci (difensori); Ponzio, Marsella, Recchia, A. Pennuzzi, Marraudino, Ciardiello (centrocampisti); Vincenti, Lo Ponte, S. Pennuzzi, Grillo, Calabrese (attaccanti).

Fonte Ferrandina nel Pallone

Iam Calcio Potenza - Biagio Bianculli

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