GINESTRA. CACCIATORI SUL PIEDE DI GUERRA, PAGANO LE TASSE E NON POSSONO ANDARE A CACCIA DI SELVAGGINA.


A causa del Covid-19 nel piccolo centro arbereshe i cacciatori sono sul piede di guerra, stanchi di vedere luccicare il fucile nelle proprie abitazioni, protestano per il fatto che pagano regolarmente le tasse, ma non possono andare a caccia di selvaggina.

A farsi portavoce di un colloquio avuto con la sindaca del paese, Fiorella Pompa, che ha subito chiamato il presidente del parco del Vulture, per avere le ultime notizie sulla caccia, Giovanni G., insieme ad altri appassionati di caccia: “ non siamo liberi di svolgere questa nostra passione, sembra che tutti gli altri Comuni possono farlo, e noi no.Chiediamo solo una zona dove poter cacciare selvaggina, Paghiamo regolarmente le tasse, la caccia viene fatta in aree aperte, per cui il contagio non ci sta. Siamo penalizzati da un regolamento ferreo. Solo chi è in possesso del tesserino “selecontrollore” può andare in zone, fuori dal parco del vulture.Sappiamo bene che nell’area del parco del Vulture non possiamo cacciare, intanto tra tasse governative e quelle regionali ed assicurazione, paghiamo una cifra che si aggira sui 400 euro all’anno, per non parlare di altre spese a carico nostro, dai proiettili all’approviggionamento dei cani da caccia”. Il Sindaco Fiorella Pompa ha mostrato solidarietà, pur riconoscendo il momento delicato della zona arancione in cui versa il paese, a causa del DPCM, sottolineando l’emergenza epidemiologica in cui versa il paese. Lorenzo Zolfo

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