Tenere in vita, nonostante la pandemia, la tradizione della festa di San Biagio che a Teana cade da sempre nell’ultima domenica di maggio. Ci hanno pensato due giovanissimi che ha si sono inventati “Porchettiamo” una sagra con l’ingrediente principale, il maiale del paese, per una giornata di allegria e di ritorno alla normalità.
Nel piccolo comune del Pollino il mese di maggio è da sempre un periodo particolare con il rito del Calendimaggio che affonda le sue radici nell'antico culto della dea romana Maia, alla quale lo stesso mese di Maggio fu dedicato. L'idea della festa-sagra è stata di Francesco Oleandro aiutato dal figlio Cristian che insieme assieme al nonno Gino conduce una avviata azienda agricola a Teana. Francesco inoltre è un esperto e riconosciuto tartufaio. A causa del blocco causato dal Civid 19 l’ attività ha avuto un ritardo che ha consentito però di portare a termine il lavoro di ristrutturazione e preparazione del camper “Porchettiamo” per renderlo idoneo alla vendita. Vendita itinerante che diventa una vera e propria attività autoimprenditoriale di futuro con prodotti rigorosamente locali - porchetta e salsiccia - due autentiche specialità gastronomiche Teanesi con le massime garanzie perché provenienti direttamente dalla azienda di Francesco. La iniziativa è stata per la comunità una graditissima sorpresa e ha avuto come esordio un meritato riconoscimento come dimostrano i tantissimi messaggi di coloro che hanno gustato i primi panini e piatti. In questa occasione – sostiene il dottor Rosario Breglia, animatore di attività culturali e popolari nell’intero comprensorio – l’iniziativa dei nostri giovani ha un significato di attaccamento all’identità locale che non è facile trovare nelle giovani generazioni e ci fa ben sperare nel passaggio del patrimonio di tradizioni teanesi dagli anziani ai giovani futuri e gelosi custodi. Il coraggio di Francesco e Cristian è stato premiato e sicuramente lo sarà ancora di più considerato la serietà e la professionalità che accomunata alla certezza di prodotti assolutamente genuini. E’’ dunque anche un messaggio d'amore per la nostra terra e per i tanti lucani che assolutamente non hanno nulla da invidiare perché troppo spesso le capacità dei giovani lucani non trovano spazio per quel coraggio che spesso manca. Ebbene Francesco e Cristian il coraggio lo hanno avuto e quindi a loro il nostro incoraggiamento perché diventino i nuovi testimoni della cultura gastronomica locale. Teana, favorita della sua posizione strategica arroccata sul monte nel Parco del Pollino, ha subito meno di altri centri l'influenza del progresso che ha portato alla dimenticanza di antiche tradizioni e pertanto risulta un scrigno di importanti testimonianze storico-culturali come il Processo a Carnevale, gli svarianti canti al suono del cup-cup, e il Calendimaggio appunto, rimasto per molto tempo nascosto tra le righe e diventato “patrimonio culturale della Basilicata”.
Commenti
Posta un commento