IN PRIMO PIANO 45. PUNTATA CANIO FRANCULLI, artista pittorico e scrittore, é nato nel 1949 in Basilicata, a Banzi (PZ), l'antica Bantia, o Bandusia, della Tabula Bantina Osca e del Tempo auguraculum in terris. Laureatosi a Roma in Psicologia ha sempre lavorato nella scuola pubblica, periodo durante il quale ha pubblicato diversi testi di saggistica storica regionale, di tipo divulgativa, nei quali ha trattato il tema degli Osci, dei Normanni e della probabile presenza celtica tra i monti e le valli del Basento. Dal 2008 si dedica a tempo pieno alla pittura e alla narrativa. Nel campo della pittura ha partecipato a diverse mostre personali e collettive vincendo ultimamente un primo premio con un quadro (Mare nostrum) sui naufragi dei migranti nord-africani in una mostra Internazionale a Bari. Dipinge prevalentemente astratto usando vernici industriali. In letteratura ha pubblicato una prima raccolta di racconti con "I boschi della memoria" (EditricErmes). Alcuni anni dopo, nel 2019, ha pubblicato il romanzo "Il ragazzo che amava l'arte" (con prefazione di Danilo Vignola) e che, ambientato nella Roma degli anni Settanta che sono stati vissuti socialmente in Italia tra sogni creativi ed eversione politica, tratta del tema dell'arte tra estetica e sociologia. Per ultimo, nel 2020, ha pubblicato, con la E.co. editrice, "Il re e la coccinella", racconti divisi in sei sezioni e che nella prefazione di Yvette Marie Marchand (già docente universitaria di Letteratura inglese) vengono descritti come "(...) accomunati da contenuti di buona cultura e scritti secondo uno stile narrativo, sincopato e disgressivo, che rimanda a Borges o, anche, a Calvino e a Joyce. (...) La loro originalità non sta soltanto nella "veste" esteriore ma anche, e piuttosto, nell'assoluta novità del tipo di storia, ambientazione e punti di vista presentati".
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