📰 Rionero in Vulture. Passaggio a livello. Il treno transita, ma le sbarre non si alzano. Protestano gli automobilisti. Non è la prima volta

Ci risiamo col passaggio a livello tra Barile e Rionero in Vulture, ex strada statale n. 93. Nella tarda mattinata dello scorso 29 agosto, dopo le 12,00, transita il treno Foggia-Potenza, ma le sbarre non si alzano, altra attesa snervante per gli automobilisti. Non è la prima volta, anzi nel passato da quando la linea ferrata è stata ammodernata, questo passaggio a livello, crea, secondo molti automobilisti, più disservizi che benefici ai tanti automobilisti che vi transitano per raggiungere la vicina superstrada Potenza-Melfi ed il vicinissimo ospedale Crob di Rionero. Qualche volta si verifica la mancata chiusura delle sbarre, nonostante il segnale rosso, il treno ha continuato la sua corsa con cautela ed i passeggeri e le numerose macchine hanno dovuto aspettare, oltre ai numerosi minuti di attesa fatta, altri minuti perché arrivasse l’addetto alla manutenzione, con altri notevoli minuti di attesa. E’ inutile negare – fa notare qualcuno – che questo passaggio a livello crea più disagio che utilità. Una via più veloce per i molti automobilisti, per evitare questo passaggio a livello, ed i suoi ingorghi, prendono una stradina laterale, da e per Rionero, pur allungando il tragitto. Su questi disguidi, la rete ferroviaria italiana si giustificava dicendo: “ «Le modifiche strutturali al passaggio a livello di Barile, consistenti nella posa di barriere di protezione complete, in sostituzione delle semibarriere, sono state eseguite nel rispetto di precise norme di sicurezza imposte dall’Ansf (Agenzia Nazionale della sicurezza Ferroviaria) e gli operatori addetti alla circolazione dei treni e i macchinisti, devono obbligatoriamente osservare le specifiche norme previste per l’esercizio dei passaggi a livello. I tempi di chiusura sono strettamente connessi alla circolazione dei treni e nella fattispecie sono valutati in circa 8 minuti per entrambi i sensi di marcia del treno, salvo in caso di guasti all’infrastruttura o di abbattimento delle barriere da parte di estranei che possono allungare i predetti tempi. Tuttavia, da verifiche gestionali sull’impianto, si sta valutando l’opportunità di ridurre lievemente i tempi di chiusura delle barriere al fine di ridurre i disagi all’utenza stradale, pur nel rispetto degli standard di sicurezza imposti dalle normative». 

Lorenzo Zolfo


 

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