📰 Editoriale: ESCURSIONISMO E TUTELA AMBIENTALE, OBIETTIVO DEL CAI DI MELFI

Vivere l’ambiente al meglio, per valorizzarlo e segnalare criticità che possono minarlo 

Scoprire le tante bellezze e le peculiarità ambientali che insistono sul territorio di Melfi e nell’intero Parco Regionale del Vulture, attraverso escursioni, appuntamenti domenicali rivolti ad associati ed appassionati della montagna, per vivere sentieri, ruscelli, antichi mulini, angoli suggestivi ed alberi o specie vegetali ed animali di gran nella pregio, condividendo percorsi natura, per conoscerla e per amarla sempre più.

 

Questo uno dei compiti che vede la sezione Cai di Melfi molto attiva e con degli obiettivi importanti, soprattutto ora che il Parco del Vulture, il possente vulcano spento, il piano per Monticchio ed un susseguirsi di idee, progetti, interventi e situazioni positive, possono far crescere e valorizzare ulteriormente l’intera area naturalistica. Il presidente Moscaritolo ed i suoi associati, molti di loro preparati e formati in ambiti diversi per creare escursioni ed eventi in maniera attenta e puntuale, per gestirli al meglio, accompagnando in sicurezza i tantissimi che si avvicinano sempre più al camminare lento e al mondo dell’escursionismo, ma anche per scoprire eventuali criticità che possono minare il tutto, segnalandolo nei loro percorsi per sempre maggior educazione ambientale, di grandi e piccoli, che garantisca la salvaguardia e la bellezza dell’area del nord regione, ancora meravigliosa e dal fascino unico.

In tal senso, fondamentale il ruolo di vari operatori Tam (Tutela Ambiente Montano) che si sono formati ed operano nel Cai, sul territorio e in momenti particolari di percorsi ed escursioni, sia in fase organizzativa che gestionale degli stessi, al pari di quello che, recentemente ha visto concretizzarsi un primo appuntamento regionale dal titolo “da Melfi alla Diga del Rendina”, in ossequio alle celebrazioni per la Giornata Mondiale dell’Acqua, che a Melfi si sposa bene con tante sorgenti e col torrente Melfia che scorre tutt’intorno alla città, con il maniero di Federico II ed una antichissima e protetta cava vulcanica a controllare dall’alto l’incedere del folto gruppo di partecipanti all’evento, compreso famiglie e tanti giovani, che ben fanno sperare chi ha a cuore l’amore per la natura, come quelli del Cai di Melfi. “Sul nostro percorso di oggi di 8 km – ha affermato l’Operatore Regionale Tam di Melfi Monica Pocchiari, che ha organizzato e gestito l’escursione insieme alla collega Carmen De Angelis (con la collaborazione preziosa dei soci CAI Maria Alfano, Antonio Sportella, Giuseppe Irenze, Adriano De Lorenzo, Salvatore Di Croce), durante una delle spiegazioni ai partecipanti – partendo dalla Melfia che costeggiamo a lungo e guaderemo in alcuni punti, scopriamo un percorso adatto a tutti, facente parte della pista ciclabile di Melfi che poi ci permette di incrociare una serie di antichi mulini, delle masserie, grotte, cascatelle, l’antica ferrovia, specie di grande pregio, un ponte romano ed attraverso un bosco di eucalipti, arrivare alla Diga del Rendina, vuota ma a lungo invaso fondamentale per le colture dell’area”. 

  Il presidente Moscaritolo ha voluto per l’occasione anche il Sindaco Maglione che ha lodato il poter camminare lento, che esalta la natura e quel che si incontra nelle escursioni” ma anche “un’attenzione particolare che dobbiamo dare tutti alla conservazione dell’ambiente della nostra area ed ulteriormente valorizzarlo grazie al Parco del Vulture, al Pnnr che darà spinta al borgo di Monticchio ed a progetti ed idee, come l’allungamento della pista ciclabile ed altro, che pure noi metteremo in campo nel dare sempre più quell’imput a una vita ecosostenibile che valorizzi di più ciò che abbiamo e dobbiamo difendere nel tempo”. Momento di conoscenza e condivisione, quindi ma anche occasione propizia per monitorare angoli, zone, acque, situazioni che hanno bisogno della massima attenzione, grazie anche al lavoro del Cai Melfi che “ama montagna e ambiente sano e rispettato come il nostro – hanno concluso – per essere sempre più vissuto e valorizzato ma anche preservato, oggi ed in futuro, da incuria, inquinamento, pratiche umane sbagliate e altre situazioni che potrebbero minarne la bellezza per sempre”. E poi appuntamento alle prossime escursioni, col loro calendario fitto di eventi, in zona, in regione, in altre parti tutto l’anno.

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