📰 Editoriale: Venosa. Un successo lo spettacolo teatrale "Uno, Nessuno e Centomila" di Luigi Pirandello


Lo scorso 21 gennaio al cine-teatro Lovaglio è andato in scena lo spettacolo teatrale “Uno, Nessuno e Centomila” di Luigi Pirandello. Protagonisti: Pippo Pattaviva, con Marianella Bargilla, Rosario Minardi, Giampaolo Romania e Mario Opinato. Regia Antonello Capodici. Musiche: Mario Incudine. Scene: Salvo Manciagli. Costumi: Sartoria Pipi Palermo. Direttore di scena: Salvo Patania. Fonico:nRosario Calvagna. Datori Luci: Santi Rapisarda. Presenti anche studenti delle scuole superiori di Venosa, dell’ultimo anno di studi. Prima della visione dello spettacolo, Gianpiero Francese, uno degli organizzatori di questi eventi, ha invitato la Sindaca di Venosa, Marianna Iovanni e la dirigente scolastico del “Quinto Orazio Flacco” a portare i propri saluti. 

La Sindaca Marianna Iovanni ha avuto modo di elogiare non solo lo spettacolo teatrale, ma anche questo connubio scuola e cinema: “ Uno straordinario Pippo Pattavina ha fatto rivivere nella sala del Cinema Teatro Lovaglio, al massimo della sua capienza, un capolavoro della letteratura italiana: la sua rielaborazione dell’opera di Pirandello è accessibile, coinvolgente, talmente vera, da riscoprirci tutti in quell’ “uno, nessuno e centomila. 

Perché folle e solo è colui che sfida questo mondo dalle centomila apparenze, nel quale spesso ci sentiamo imprigionati! La forma essenziale della condizione umana, l’introspezione, la capacità di riflettere e governare emozioni,la catarsi; in una parola: il Teatro! Agli Studenti presenti, in tanti, ieri sera: grazie!”. La dirigente scolastico del “Quinto Orazio Flacco” Mimma Carlomagno ha aggiunto: “avvicinare gli studenti al teatro è una lezione di vita. Abbiamo assistito alla messa in scena di uno dei romanzi più amati dagli studenti di ieri, di oggi e di domani, Grazie ad un accordo tra le istituzioni scolastiche superiori di Venosa, “Orazio Flacco” e “Battaglini”, l’amministrazione comunale e l’associazione Opera, gli studenti del quinto anno hanno usufruito dell’obolo gratuito per entrare a teatro, proprio come avveniva nell’antica Grecia. 

Certamente un modo per avvicinare gli studenti ad una delle forme d’arte che ha maggiormente caratterizzato il processo democratico dell’Occidente. E gli studenti hanno colto questa opportunità educativa, anche sull’onda emotiva di quel Vitangelo Moscarda, dissacratore di schemi convenzionali, amante della vita fluida e libera. La performance di Pippo Pattavina, attore ottuagenario, ha tenuto incollati gli spettatori per oltre due ore di spettacolo di metateatro, consegnando una lezione di vita di quelle che restano nel bagaglio dei ricordi e che si tirano fuori quando la società stringe troppo e si rischia di implodere. Fine psicologia, divulgata a portata di tutti, come si conviene alla scuola del popolo, che è appunto il teatro. L’applauso, scrosciante e liberatorio, che si è diffuso in sala a conclusione dello spettacolo, ha alleggerito gli animi degli spettatori, che, a catarsi avvenuta, hanno lasciato il teatro con l’animo più leggero e una speranza in più”. Pubblico dalle grandi occasioni. Prossimo appuntamento, il 10 febbraio con “Stupor OPERA. 

Lorenzo Zolfo

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