📺 TG7 Basilicata 21 Luglio 2023 Piero Lacorazza ai nostri microfoni per parlare di “Rock Scotellaro”
Piero Lacorazza - direttore Fondazione Appennino ETS.
Spettacolo prodotto da Fondazione Appennino Ets con testi di Raffaele Nigro, interpretato da Dino Paradiso, Manuel Brando (Krikka Reggae) e musiche di Giocondo Margarita a 100 anni dalla nascita del sindaco-poeta di Tricarico
“Rock Scotellaro” è il titolo dello spettacolo prodotto da Fondazione Appennino ETS in occasione del centenario dalla nascita del poeta sindaco di Tricarico e che sarà presentato domenica 18 giugno a Montemurro, alle ore 18 presso l’ex convento San Domenico in piazza G. Albini.
Il testo dello scrittore Raffaele Nigro è interpretato e messo in scena dall’attore comico lucano Dino Paradiso, cantato da Manuel Brando – frontman della Krikka Reggae – su musiche del compositore Giocondo Margarita.
Un esperimento culturale ed artistico in cui linguaggi poetici, teatrali e musicali interrogano la società sulla possibilità che la vita e l’impegno di Rocco Scotellaro siano una leva per sentirsi parte e protagonisti del comune e proprio destino. Un richiamo al ruolo della cultura, alla sua indispensabile funzione di libera barriera all’omologazione e all’acriticità rispetto alle trasformazioni sociali in corso.
“Rock Scotellaro” è un progetto pensato per dialogare con tutti, per stimolare curiosità ed approfondimenti sul sindaco poeta di Tricarico, e sollecitare pensieri e riflessioni, alimentare valori ed ideali utili a costruire visioni e prospettive.
La scelta di Montemurro come luogo della presentazione del progetto, infine, non è dovuta solo alla presenza della sede di Fondazione Appennino ma anche a suggello di un luogo simbolico sia per Scotellaro che per l’identità culturale e storica dell’intera Basilicata. Montemurro è infatti il luogo dove Rocco Scotellaro venne ad incontrare Leonardo Sinisgalli nell’estate del 1949, attraverso il comune legame che entrambi avevano con gli artisti Giuseppe Antonello Leone e la moglie Maria Padula. Vederli tutti ritratti insieme, in una foto scattata appunto a Montemurro nella campagna di Leone-Padula, è una delle più rappresentative immagini che questo progetto vuole contribuire a riportare alla memoria e riconsegnare al futuro.
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