Melfi. La Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa si prepara a vivere un evento ecclesiale di grande portata spirituale e pastorale: l’apertura, sabato 16 settembre 2023, dell’inchiesta diocesana sulle virtù eroiche del Vescovo Mons. Vincenzo Cozzi (26.11.1926 – 03.07.2013), che fu nel suo ministero un fedele ed appassionato attuatore del Concilio Vaticano II nella Chiesa di Basilicata.
Sabato 16 settembre 2023, alle ore 18:00, dopo la celebrazione eucaristica, il Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, Mons. Ciro Fanelli, nella Chiesa Cattedrale, aprirà ufficialmente l’inchiesta diocesana di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio Mons. Vincenzo Cozzi, insediando gli officiali incaricati dell’Inchiesta. Il Vescovo, Mons. Fanelli, così da formalmente alla inchiesta diocesana accogliendo l’istanza con la quale l’Avv. Borrelli Anna Teresa, Postulatore, ha chiesto l’inizio della Causa di canonizzazione. Si è giunti a questo importante evento dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Episcopale di Basilicata e il nulla osta della Santa Sede, con il trasferimento della competenza dalla diocesi di Tursi-Lagonegro, dove il servo di Dio è morto, a quella di Melfi-Rapolla-Venosa. Il Vescovo lo scorso 3 luglio, nel X anniversario della morte di Mons. Cozzi, accogliendo il Libello di domanda del postulatore, rendeva pubblico l’Editto in vista dell’apertura dell’inchiesta diocesana sulle virtù eroiche del servo di Dio. Il Vescovo Mons. Vincenzo Cozzi – nato a Lauria il 26.11.1926 e morto a Trecchina (Pz) il 3.07.2013 – è stato ordinato sacerdote il 18.06.1950 da Mons. Federico Pezzullo nella Chiesa parrocchiale di S. Giacomo in Lauria, dopo essersi preparato nel Seminario Regionale di Salerno. I suoi primi incarichi furono a Policastro, prima come insegnante di matematica e disegno nel Seminario minore, poi come rettore del Seminario e parroco della Cattedrale. Il 14.10.1967 viene nominato parroco presso la parrocchia di Lagonegro, una parrocchia in crescita in un territorio che si andava sviluppando fino a diventare nel 1976 il secondo polo della nascente diocesi di Tursi-Lagonegro, di cui fu Vicario Generale fino al 1981, quando il 12 settembre fu nominato Vescovo della Diocesi di Melfi–Rapolla–Venosa, da Papa Giovanni Paolo II. Il Servo di Dio ha lasciato un ricordo di santità che accompagna fino ad oggi la sua memoria in tanti che l’hanno conosciuto. Mons. Cozzi è stato amante della semplicità e della povertà e, nello stesso tempo, alieno da ogni retorica e da ogni falsa solennità, disponibile e aperto, in particolare verso i più bisognosi, i poveri, gli ammalati, gli anziani e i lontani. È stato un sacerdote santo, umile, paziente, sempre pronto a comprendere con misericordia e a leggere nella realtà i segni del buono, del bello e del bene. Fu fedele interprete ed intrepido attuatore del Concilio Vaticano II. Leggendo i segni dei tempi, avvertì che c’era bisogno di rinnovamento in una Chiesa chiamata ad annunciare il Vangelo, un rinnovamento che doveva passare attraverso Cristo e coinvolgere le singole persone. La fede incrollabile, la speranza gioiosa e la carità senza limiti segnarono la sua esistenza. Durante gli anni del ministero episcopale, fu un pastore esemplare, fedele e prudente, ma anche coraggioso e propositivo. Volle essere “l’amico cordiale di tutti”: lo fu da parroco e poi da vescovo. Nella sua vita di uomo e di pastore ha incarnato il suo motto episcopale “Consumerò me stesso per le vostre anime” ( 2 Cor 12, 15). Infatti, la sua tomba, collocata, per suo espresso desiderio, nella Cattedrale di Melfi, è meta di pellegrinaggi di molti fedeli che si affidano alla sua intercessione. Ha vissuto la sua vocazione al ministero ordinato puntando sulla piena identificazione tra sacerdote e ostia affinché gli altri avessero la vita e l’avessero in abbondanza. La beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Mons. Cozzi, in un tempo in cui la diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa si appresta ad accogliere la Visita Pastorale del Vescovo Ciro, contribuirà a mantenere vivo il suo spirito di servizio incondizionato alla Chiesa, favorendo con stile sinodale la crescita della comunione, della partecipazione e della missione. Il Vescovo Cozzi, con il suo amore verso il prossimo, è per il popolo di Dio un vero testimone in quanto è riuscito ad incrociare ogni giorno la sua vita con le Parole del Vangelo, vivendo con coerenza e nella fedeltà ogni attimo della sua storia sullo stile del Maestro. Gli auspici ecclesiali sono sintetizzabili nelle parole consegnate dal Vescovo Fanelli alla diocesi nella sua prima lettera pastorale il 15 agosto 2018: “Chiesa in Festa: Camminare insieme per una Chiesa giovane, gioiosa e missionaria”.
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