Nuova presentazione a Sant'Arcangelo, la prima a confronto con il mondo scolastico, grazie all'amministrazione comunale, presso il Centro Polifunzionale di San Brancato del significativo ed esemplare libro sull'imprenditore lucano Mario Castelluccio, ”Credo nella mia terra” (Photo Travel Editions) scritto, in tandem, da Leonardo Rocco Tauro (politico molto impegnato a livello sociale ed autore di eccellenti romanzi) ed Emilio Carucci, docente, quest’ultimo, di italiano e storia presso gli istituti superiori della regione, nonché grande cultore di micologia ed appassionato di teatro filosofico.
Presenti all'incontro, con gli studenti dell'I.P.S.A.S.R. 'G. Fortunato' (Istituto professionale per l'Agricoltura), lo stesso docente 'di casa' Carucci, il consigliere comunale del centro potentino, Nicola Giordano (assente per motivi istituzionali l'assessore alle attività produttive e agricoltura Antonio Martorano, che comunque ha inviato un messaggio), dove non sono mancati i complimenti con il protagonista, che grazie al suo impegno e dedizione ha dedicato una vita con tanti riconoscimenti e sacrifici nel settore agricolo ed imprenditoriale.
A seguire, con conduzione di Antonio Petrino, l'intervento del coordinatore di redazione del mensile '7 giorni Lucano Info Vulture' Pasquale Di Lonardo e i due autori che hanno evidenziato il percorso evolutivo, le affermazioni, i risultati raggiunti e i meriti di Mario Castelluccio, che ha approfittato dell'iniziativa per 'confessare' le ragioni che lo hanno spinto a intraprendere una strada così rischiosa (lasciando un lavoro da dirigente in Regione), a rinunciare inoltre a sviluppare la propria attività in altri posti in Italia e all'estero nonostante le molte richieste e evidenziando cosa lo ha spinto a non mollare dimostrando grandi motivazioni.
Il libro si compone di due parti, la prima prettamente biografica, la seconda più scientifica, riguardante la coltivazione del fungo Cardoncello (Pleurotus eryngii).
Castelluccio è stato prima un apprezzato funzionario dell’Ente Irrigazione di Bari e poi valente dirigente della Regione Basilicata.
Successivamente, e dopo intensi anni dedicati alla ricerca e alla sperimentazione è riuscito, il primo al mondo, a produrre il pregiato fungo nei laboratori della sua azienda di Massanova, in riva al lago artificiale di Monte Cotugno (fungo che sino a quel momento cresceva solamente allo stato naturale o selvatico), creando una eccellente realtà anche produttiva, che sempre più è cresciuta nel tempo, non solamente nella coltivazione e conservazione dei funghi, ma anche di tanti altri prodotti agricoli del posto.
Molte università estere lo hanno nel tempo contattato per conoscere più da vicino i suoi studi micologici.
Così come non poche le aziende straniere interessate ad avere rapporti professionali, scientifici e commerciali, dall'interessato però sempre respinti, sia pur grato, perché convinto che la sua fatica imprenditoriale dovesse “consumarsi nella sua terra”, per divenire lui stesso concreto esempio per tanti di credere, sia pure con tutte le difficoltà del nostro ambiente, nel proprio territorio, per una emozionante storia di un leader dell'agroalimentare lucano da conoscere assolutamente.
E il giovane pubblico presente si è dimostrato molto interessato, cogliendo l'invito a valorizzare la propria terra e investire in loco, grazie anche all'indirizzo scolastico che punta all'importante formazione con buoni riscontri, nei settori dell'agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane.
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