Questa mattina il Prefetto Campanaro è andato ad incontrarla nella Casa di accoglienza “Fratello mio”
Questa mattina il Prefetto Campanaro è andato ad incontrarla nella Casa di accoglienza “Fratello mio”
Questa mattina, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro si è recato presso la Casa di accoglienza “Fratello
mio” della Fondazione Madre Teresa di Calcutta, per incontrare e dare il benvenuto alla famiglia siriana,
arrivata a Potenza nei giorni scorsi, nell’ambito del progetto “Apertura corridoi umanitari”. Frutto del Protocollo d'Intesa tra Governo italiano, Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle Chiese
Evangeliche in Italia, Tavola Valdese e Cei-Caritas, quello dei corridoi umanitari rappresenta un consolidato
modello di trasferimento, accoglienza ed integrazione dei migranti che garantisce, soprattutto a coloro che
versano in condizioni di particolare vulnerabilità, ingressi regolari e controllati in Italia, scongiurando
rischiosi “viaggi della speranza” ed impedendo lo sfruttamento dei trafficanti di uomini che fanno affari sulla
pelle di chi fugge dalle guerre.
Best practice a livello europeo, quello dei corridoi umanitari è un programma di “patrocinio privato”,
totalmente autofinanziato dalle Associazioni coinvolte che, negli anni, ha consentito di portare legalmente in
Italia migliaia di profughi.
In questo contesto, il nucleo familiare siriano, composto da padre, madre e una bimba di sei anni fa parte
dell’ultimo contingente di 49 beneficiari che dal Libano, il 30 maggio scorso, sono atterrati in Italia ed
accolti nelle strutture individuate dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Federazione delle Chiese
Evangeliche.
La Fondazione Madre Teresa di Calcutta di Potenza ha risposto presente all’appello, aprendo le porte della
struttura “Fratello mio” alla famiglia siriana, garantendo loro alloggio e assistenza economica.
La Fondazione si farà carico di accompagnare i genitori in percorsi di inserimento lavorativo e la bambina in
quello di apprendimento scolastico, con la finalità di favorire ed accelerare un’autentica integrazione nel
tessuto sociale locale.
“Nessuno può cogliere fino in fondo il dramma di chi è costretto a lasciare la propria terra e la propria
casa per approdare in un altro Paese, con tutte le difficoltà del caso, a partire da quelle linguistiche.
Questa
famiglia, sono certo, ha trovato con la vostra Fondazione un porto sicuro da cui ripartire per costruire la
sua nuova vita.
Come sono altrettanto certo che tutta la comunità potentina si mostrerà nella sua veste più
generosa ed accogliente”, le parole del Prefetto Campanaro a Padre Pietro Anastasio, Presidente della
Fondazione Madre Teresa di Calcutta.
Il Rappresentante del Governo ha, quindi, ringraziato la Fondazione per il prezioso lavoro che svolge
quotidianamente con una autentica passione all’umano e con una straordinaria generosità verso il prossimo.
Oltre ad avere accolto, dal 2016 ad oggi, 31 persone con i corridoi umanitari, la Fondazione è, infatti,
impegnata da anni in diverse forme di accoglienza e di solidarietà, nei confronti dei senza fissa dimora, di mamme sole con minori, ma anche di universitari di altri Paesi che hanno difficoltà ad accedere al diritto allo
studio.
Nel corso dell’incontro, poi, Padre Pietro Anastasio e Pasquale di Leo, responsabile amministrativo della
Fondazione hanno voluto mostrare al Rappresentante del Governo l’intera struttura, illustrando i diversi
progetti che vi si stanno già svolgendo e quelli che sono in procinto di realizzarsi.
Tra i tanti, il Banco
Alimentare, il Banco Farmaceutico e l’assistenza odontoiatrica gratuita.
Al termine della visita, il Prefetto Campanaro ha avuto modo di dialogare a lungo con i volontari della
Fondazione, condividendo con loro alcune riflessioni sui temi dell’accoglienza e sull’importanza
dell’apporto degli Enti del terzo settore alla società, soprattutto con riguardo alle fasce più vulnerabili.
“Sono particolarmente colpito da questa realtà, interamente sorretta dal lavoro dei volontari e dalla
generosità dei cittadini e sono davvero contento di aver avuto l’occasione oggi di conoscerla da vicino.
Esperienze come queste e persone come voi, che spendete la vostra vita per migliorare quella degli altri,
sono una testimonianza preziosa per tutta la comunità.
Vi esprimo la mia gratitudine per quello che fate e vi
auguro di proseguire ancora a lungo sulla strada della gratuità e dell’accoglienza, con uno sguardo sempre
attento ai profughi che arrivano da terre vessate da guerre e miseria.
Faccio mie le parole di Papa
Francesco ‘Guardo con ammirazione all’iniziativa dei corridoi umanitari (…) sono la goccia che cambierà
il mare’”, le riflessioni del Prefetto Campanaro al termine della visita.
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