Troppo spesso la naturale tristezza per un progetto di vita fallito si trasforma in rancore,
ingiustificata gelosia e vero e proprio senso di possesso verso l’ex partner.
Sarà stato questo e chissà cos’altro che ha pervaso l’anima di un 40enne della Val D’Agri che
proprio non poteva accettare che la ex compagna, fino a poco prima al suo fianco, non fosse piĂą
“sua”.
Mosso da questi sentimenti e chissà quali altri, l’uomo dapprima l’ha aggredita emotivamente e poi,
nel disperato tentativo di recuperare la loro relazione sentimentale, ha posto in essere atteggiamenti
minatori culminati, nel tardo pomeriggio di martedì sera, con una vera e propria sortita nel luogo
dove la giovane donna stava svolgendo le sue abituali attivitĂ .
La donna, per fortuna, non si è persa d’animo e ha trovato il coraggio di chiedere aiuto al Numero
Unico di Emergenza 112. Ad accogliere la sua richiesta ed ascoltare quanto stava succedendo,
l’Operatore della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Viggiano. Il militare,
preparato ad evenienze di questo genere, disponeva l’immediato intervento della Radiomobile di
turno che, in pochi minuti, giungeva sul posto cogliendo in flagranza il 40enne mentre poneva in
essere chiari comportamenti persecutori nei confronti della vittima. L’uomo, in ossequio al
“protocollo Codice Rosso” immediatamente attivato, veniva tratto in arresto e associato, come
disposto dall’Autorità Giudiziaria potentina, presso la Casa Circondariale di Potenza in attesa di rito
direttissimo.
Nel corso dell’udienza celebratasi nella giornata di ieri presso il Tribunale di Potenza, veniva
convalidato l’arresto operato dai Carabinieri ed emessa, a carico dell’indagato, la misura cautelare
degli arresti domiciliari con l’apposizione del braccialetto elettronico.
Si precisa che, per l’uomo, vige la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna.
Una storia che costituisce l’ennesima testimonianza di come possa davvero essere risolutivo il
rivolgersi tempestivamente ai presidi dell’Arma sul territorio o al Numero Unico di Emergenza 112.
Veri e propri strumenti che, come in questo caso, possono regalare l’opportunità di non doversi più
guardare le spalle volgendo lo sguardo al futuro con piĂą serenitĂ .
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