📰 L’associazione Nostos e il cinema

 

L’età media è di 24 anni: una trentina di giovani a Lavello fondano l'Associazione culturale Nostos, che dal greco è "ritorno a casa"; quasi la metà di essi studia o lavora fuori. 
E hanno inaugurato l’Associazione culturale chiamando il CineClub Vittorio De Sica Cinit (di Rionero) a presentare in villa un film d'autore: The Whale di Darren Aronofsky, già premiato alla Mostra di Venezia nel 2022 e Premio Oscar al protagonista Brendan Fraser, affiancato da Sadie Sink, Hong Chau, Ty Simpkins e Samantha Morton. 
 
 
Aronofsky porta sul grande schermo la pièce teatrale di Samuel D. Hunter. Charlie è un professore d’inglese omosessuale che soffre di una grave forma di obesità. 
Pertanto, si isola dal mondo, apre la porta solo a Liz (anche a lei un Oscar) l’amica infermiera che gli tiene compagnia e pensa alle poche cure che Charlie accetta di farsi fare. 
Ma il professore cerca di recuperare il rapporto con Ellie, la figlia adolescente, per avere un’ultima possibilità di riscatto, di redenzione. Un film sulla sacralità del corpo: "L'unica cosa che conta è offrirsi umilmente come campo di battaglia." 
Lo ha scritto Hetty Hillesum, scrittrice olandese vittima dell'olocausto. Il verso ci avvicina all'idea di corpo come campo di battaglia, come nel protagonista del film The Whale, che tradotto è Balena. Il film è stato scelto dal De Sica quale momento di dibattito ed apertura alle diversità. 
E dunque, l’esperienza di Lavello rappresenta un bagno di giovinezza e di entusiasmo; grazie al mecenatismo di Michele Abbattista (presidente Bcc Gaudiano Lavello), e grazie alla loro volontà di conferire un tocco di cultura non proprio convenzionale. Serata da incorniciare, nel segno di Walt Whitman, citato nel film, laddove scriveva: "Mi contraddico? 
 Ebbene sì, mi contraddico. 
Sono vasto, contengo moltitudini", dalla sua celebre raccolta di poesie "Foglie d'erba". 

 Armando Lostaglio

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