Saranno due i territori insigniti del prestigioso riconoscimento di “Città italiana del Vino”: il territorio del Vulture e
l’area “Conegliano Valdobbiadene”.
Le due coalizioni di Comuni, rispettivamente in Basilicata e in Veneto,
deterranno assieme il titolo nel biennio 2026 - 2027.
Il riconoscimento di Città Italiana del Vino - promosso dall’Associazione Nazionale Città del Vino, di cui fanno parte
oltre 500 comuni a vocazione vitivinicola - è nato nel 2021. Prevede la realizzazione di un programma di attività
enoturistiche, culturali, ambientali, socioeconomiche, relativo al mondo del vino nelle sue molteplici declinazioni.
L’obiettivo è valorizzare i pregi e le peculiarità della cultura della vite e del vino del territorio e l’impatto che
questa ha sulla società, l'economia, la gastronomia, il paesaggio e il patrimonio materiale e immateriale.
Angelo Radica, presidente di Città del Vino, dichiara che “al titolo assegnato al Vulture lo scorso settembre dalla
Commissione di esperti, il nostro Consiglio nazionale ha deciso di affiancare quello conferito all’area “Conegliano
Valdobbiadene”.
La scelta evidenzia l’assoluto valore di entrambi i dossier, e dà l’opportunità di mettere in campo
un esperimento in cui i due territori, nel Nord e nel Sud del nostro Paese, potranno organizzare assieme eventi ed
iniziative in cui gli aspetti del confronto e della contaminazione non potranno che arricchire lavoro e conoscenze
delle rispettive filiere”.
La candidatura del Vulture è stata presentata da una coalizione di 14 Comuni, legati dell’Aglianico del Vulture,
vino tra i più importanti del Sud Italia: sono Rionero in Vulture, Melfi, Ginestra, Barile, Ripacandida
(capofila), Rapolla, Genzano di Lucania, Atella, Acerenza, Palazzo San Gervasio, Lavello, Forenza,
Venosa, Maschito. Anche nel caso di Conegliano Valdobbiadene il lavoro è stato di un gruppo di 14 Comuni:
Cison di Valmarino, Conegliano (capofila), Farra di Soligo, Follina, Fregona, Miane, Pieve di Soligo,
Refrontolo, San Pietro di Feletto, San Vendemiano, Susegana, Valdobbiadene, Vidor, Vittorio Veneto. Il
prodotto che mette assieme i territori dei 14 comuni in provincia di Treviso è il Conegliano Valdobbiadene
Prosecco Superiore DOCG.
Il 2026 e il 2027 saranno quindi, per i territori interessati in Basilicata e in Veneto e per le filiere vitivinicole locali,
caratterizzati da eventi ed attività che costituiranno l’opportunità di richiamare l’attenzione di esperti ed intenditori
e di promuovere in chiave turistica luoghi ed identità.
Vulture e Conegliano Valdobbiadene ricevono il testimone
dai Castelli Romani, che detiene il riconoscimento nel 2025.

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