É stato questo lunedì che il critico d’arte è giunto a Galleria La Pigna per visitare la mostra “Un
mondo di colori” di Daniela Troina, che proprio ieri si è conclusa.
L’evento di lunedì era un’occasione insieme ad Antonella Lombardi che ha condotto il dialogo con
l’artista di origine palermitana per discutere sul rapporto spesso inosservato tra Arte e Felicità a
livello psicoterapeutico e biologico.
Pochi minuti prima dell’evento s’è tenuta l’intervista questa volta condotta da Di Ruvo all’artista
Troina, in cui il critico ha sfilacciato i nodi della trama di questa mostra.
“Daniela Troina è una artista di quel che si dice “complemento contemporaneo” – afferma Di Ruvo
– siccome l’Arte non è stato il treno della sua vita, che l’ha portata ad essere un’ ingegnere
professionista, bensì la ferrovia che ha veicolato il suo genio visuale.”
“La mostra che ha portato qui in territorio del Vaticano è una accensione dei lumi razionali in un
momento nazionale che esula molto dalla ragione, e si lascia trascinare dalla correnti idiosincratiche
di una Europa lobbista.
La sgargiante eteronomia dei colori che affondano in un mare costantemente
dal moto circolare dell’anima, non vuole abbagliare di emozioni lo spettante, al contrario, vuole
rapire i suoi neuroni dalla virtualità dell’icona nella normalità dell’azione”.
Per il noto critico d’arte la pittura di Troina non è, come solitamente avviene nell’arte
contemporanea, un invito all’immaginazione ma all’azione del sé nel presente.
“Troina ha iniziato dal figurativo passando a un astratto che si mantiene ancora distante dal
concettuale per rimanere materiale” – dice Di Ruvo alla redazione.
L’arte di Daniela Troina esposta questi giorni a Roma è stata definita dal critico “una ingegneria
dell’illusione”, una etichetta che sintetizza l’originalità delle sue opere.



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