Con la conferma del primo posto dell'Italia
in Europa per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg conferiti dall'Unione
Europea, secondo il rapporto diffuso oggi dall'Istat, l’artigianato e le
piccole imprese si confermano i punti di forza dell'alimentare tipico e di
qualità del Mezzogiorno. E' il commento di Rosa Gentile, vice presidente
nazionale Confartigianato con delega al Mezzogiorno al rapporto Istat secondo
il quale i prodotti
agroalimentari di qualità riconosciuti al 31 dicembre 2014 sono
269 (8
in piu' rispetto al 2013): tra questi, quelli attivi sono 257.
I settori con il
maggior numero di riconoscimenti sono: gli ortofrutticoli e cereali (103
prodotti), i formaggi (49), gli oli extravergine di oliva (43) e le
preparazioni di carni (38). Le carni fresche e gli altri settori comprendono,
rispettivamente, 5 e 32 specialità. Complessivamente il numero dei produttori registra un calo dello 0,8%
tra il 2013 e il 2014, sintesi della diminuzione registrata al Nord (-1,7%) e
al Centro (-1,0%), solo parzialmente
compensata dall’aumento rilevato nel Mezzogiorno (+0,6%). In discesa anche il
numero dei trasformatori (-3,5%), dovuto alla contrazione registrata nel
Centro-Nord, che supera l’aumento rilevato nel Mezzogiorno (+3,3%).
Al Sud ci sono 115 prodotti di qualità
riconosciuti e le regioni con
più riconoscimenti sono la Sicilia con 29 prodotti e la Campania con 22,
seguono Calabria e Puglia, rispettivamente, con 17 e 16 prodotti, la Basilicata
con 9, la Sardegna con 7 e il Molise con 6.
A livello regionale, i maggiori incrementi si segnalano in Lazio (+198
produttori, +8,4% e +140 allevamenti, +7,7%), Sicilia (+1,9mila ettari, +11,8%),
Campania (+39 trasformatori, +9,8%) e Sardegna (+40 impianti di trasformazione,
+18,9%.
Il Sud –
aggiunge Gentile - sta diventando un ‘laboratorio’ di nuove piccole imprese in
settori trainanti e oltre l'alimentare, il manifatturiero e il turismo. Quelle
dell’artigianato e delle piccole imprese, protagonisti del Progetto
Confartigianato Sud 2020 lanciato da Matera, sono potenzialità che vanno
aiutate ad emergere con azioni di sostegno coerenti con le peculiarità del
patrimonio imprenditoriale del Mezzogiorno. La programmazione della prossima stagione
dei Fondi europei 2014-2020 è una occasione da non perdere per valorizzare il
‘tesoro’ imprenditoriale del Mezzogiorno. Per far questo, dobbiamo assicurarci
l’accesso ai nuovi finanziamenti promuovendo un migliore utilizzo delle risorse
e degli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione. Alla vigilia delle
festività pasquali, periodo di più ampio consumo dei prodotti alimentari, è
anche questo un invito a scegliere con fiducia il made in Italy e a preferire i
prodotti che hanno fatto la fortuna della dieta mediterranea e i tradizionali
dolci dei laboratori artigiani di pasticceria meridionale e di pasta fresca.
Anche nel successo del turismo pasquale al Sud – conclude Gentile – sono questi
fattori di traino che spingono i turisti a venire nelle città d'arte come
Matera”.
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