IL CULTO DI SAN MICHELE A MONTICCHIO
Numerosi i pellegrinaggi di fedeli provenienti da diverse località
di Angela Traficante
E’ antichissima la devozione per l’Arcangelo San Michele, il
“condottiero di Dio, il principe degli angeli giusti”. Non si contano le chiese
sparse nel mondo dedicate al “fedele soldato” ed ogni comunità custodisce
gelosamente antiche tradizioni che si tramandano da lontane generazioni. I
pellegrinaggi di un tempo, certamente, erano ben diversi da quelli di oggi. Le
testimonianze e i documenti, scritti e fotografici, del passato raccontano di
pellegrini ardenti nelle pratiche religiose, pronti a compiere qualsiasi
sacrificio per giungere alla meta desiderata e abbandonarsi ad un’intensa
preghiera.
Commoventi canti popolari in dialetto, bellissime preghiere recitate
fin da piccoli con i nonni, vecchi rosari consumati da mani che si giungono al
cospetto del “soldato di Dio”, le guance segnate dalla fatica del cammino, gli
occhi bagnati dalle lacrime, le labbra in continuo movimento per le incessanti
suppliche, pesanti stendardi portati con orgoglio in processione, grossi ceri
laboriosamente montati su grandi strutture portate a spalla, le ginocchia
sanguinanti per i voti fatti, i piedi gonfi e doloranti per i lunghi e non
agevoli tratti percorsi scalzi.
E ci s’incamminava di notte per giungere, con la luce del
nuovo giorno, alla “luce dello spirito”.
“. Siamo pellegrini, siamo tuoi devoti, San Michele
Arcangelo, prega per noi!” ancora cantano i fedeli davanti alla statua che
mostra forza e potenza divina.
La devozione è sempre forte oggi, ma naturalmente, è mutata
nelle espressioni, nei gesti, negli atteggiamenti, nelle “coreografie”; non ci
sono le antiche cantilene ma è profonda la venerazione per l’Arcangelo che ha
vinto il male.
La festa liturgica in onore di San Michele è il 29
Settembre, insieme a quella degli Arcangeli San Gabriele e San Raffaele ma è
anche festa l’8 Maggio perché ricorre l’anniversario dell’apparizione del
“soldato di Dio” sul Gargano, dove si trova il più celebre santuario
dell’occidente latino dedicato al Santo ed istituita da Papa Pio V (1566-1572).
La prima apparizione risale al 490 d.C., sotto il
pontificato di Gelasio I e poi ve ne furono altre tre, nel 492, nel 493 e nel
1656.
L’8 Maggio, mese dedicato alla Madonna, il popolo di Dio
rivolge anche la supplica alla “Vergine del Santissimo Rosario” di Pompei,
un’antica tradizione che trova origine nel filiale amore che aveva il Beato
Bartolo Longo verso la Vergine Maria e San Michele.
Il beato Longo volle che due volte l’anno si facesse la
supplica in modo solenne alla Vergine del Rosario: la prima domenica di
Ottobre, che è il mese del rosario, e a mezzogiorno dell’8 Maggio, festa
dell’apparizione di San Michele in Puglia, sua terra d’origine.
Nell’Anno Santo della Misericordia assume ancora maggiore
importanza la festa in onore di colui che è considerato “il protettore più
potente della Chiesa e del popolo di Dio”.
La grotta che custodisce la statua del valoroso San Michele
è luogo sacro, “dimora di Dio in terra”, tanto che San Francesco d’Assisi,
giunto in pellegrinaggio sul Gargano, si fermò davanti alla porta d’ingresso
perché “. si riteneva degno di entrare in quel luogo santo..”, nel quale sgorga
la fonte della misericordia divina, “dove ogni peccato sarà cancellato”, dove
Dio visita il suo popolo.
Tra i secolari alberi del Monte Vulture, nella bellissima
Badia di San Michele, a Monticchio Laghi, la grotta naturale di origine
vulcanica custodisce la bellissima statua dell’Arcangelo, nella sua armatura
dorata.
Il rettore, Padre Giuseppe Cappello, ha reso noto il
programma della festa dell’8 Maggio che, quest’anno, coincide con la solennità
dell’Ascensione del Signore.
Alle ore 8.30 è prevista l’accoglienza dei pellegrini e sarà
celebrata la prima Santa Messa seguita da un’altra celebrazione alle ore 10.00.
Alle ore 11.00 giungeranno i pellegrini provenienti da
Monteverde, devotissimi all’Arcangelo e custodi di antiche tradizioni, che ogni
anno omaggiano San Michele con processioni, preghiere e canti popolari.
A mezzogiorno si eleverà la supplica alla Madonna di Pompei
e seguirà la celebrazione della Santa Messa.
La Corona angelica sarà recitata alle ore 17.30 e subito
dopo, alle ore 18.00, la statua di San Michele sarà portata in processione per
le strade adiacenti alla Badia.
Alle ore 19.00 sarà celebrata la Santa Messa dal Ministro
Provinciale di Napoli dell’Ordine dei Frati Conventuali, Padre Edoardo
Scognamiglio e sarà animata dalla corale “Mistycus
Concentus” della Diocesi di Melfi.
Dopo la Santa Messa si reciterà la preghiera di
Consacrazione a San Michele.
L’intera giornata sarà allietata dalle note della “Bassa
Banda Città di Molfetta”.
“E’ tempo di preghiera e non bisogna fare grandi cose che
potrebbero distrarci. E’ bello ed efficace vivere la festa nella semplicità,
nell’intimità, nella celebrazione delle Sante Messe” ha precisato Padre
Giuseppe Cappello “nell’autenticità della propria fede per rendere onore a San
Michele, potente intercessore e protettore, e per dare gloria a Dio”.
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