I dieci Contratti di sviluppo, strumento negoziale, gestito da Invitalia – l’Agenzia per l’attrazione d’ investimenti e lo sviluppo d’impresa – di cui uno localizzato in Basilicata (Gaudianello), uno in Puglia e Basilicata (Natuzzi) sono solo un primo passo del percorso che attende il nuovo Governo nelle politiche pr il Mezzogiorno
che registra ancora un forte differenziale della ricchezza pro capite con il Centro Nord, provocando un allargamento della forbice. Questo è un segnale in più per sostenere che vi è la necessità di una svolta nelle politiche di sviluppo del Sud d’Italia. Al nuovo Governo non chiediamo un nuovo Ministero per il Sud, bensì di accelerare gli investimenti, in opere immediatamente cantierabili e di avviare, rapidamente e concretamente, i Patti per il Sud, che prevedono risorse per i prossimi 2 anni pari ad oltre 14 miliardi di euro. Inoltre, è necessario stimolare le imprese nel sud ad assumere rendendo utilizzabile, già dal prossimo mese di gennaio, il bonus assunzioni, in quanto con un finanziamento di 530 milioni di euro, per il prossimo anno, si potrebbero promuovere 100 mila posti si lavoro.Va altresì rilanciato il tema della fiscalità di vantaggio con l’individuazione di “zone economiche speciali”. A nostro avviso queste poche ma concrete cose da fare si possono attuare affinché, anche al Sud, si crei ricchezza; per fare ciò è necessario concentrare le risorse dei fondi europei (oltre 45 miliardi di euro da qui al 2023), e del fondo sviluppo e coesione, in modo che queste leve siano, realmente, promotrici di sviluppo e benessere sociale.
Sono 23, per ora, i contratti siglati nel 2016, per 960 milioni di investimenti attivati, 492 milioni di agevolazioni ed 11.347 tra posti di lavoro salvaguardati o creati ex novo. Tra questi figurano in Iniziative turistiche Matarazzo in Basilicata: 119 occupati, 20,5 milioni di investimenti attivati ed 11,3 milioni di agevolazioni; il Contratto Natuzzi, tra i dieci firmati ieri, riguarda i siti di Santeramo in Colle, Laterza e Matera, per la salvaguardia di 1.918 occupati. Il progetto prevede un investimento di 27,7 milioni tra ristrutturazione, impiantistica e macchinari e di 10 milioni per la ricerca sui materiali dei mobili imbottiti. L’investimento della Gaudianello (gruppo Norda), pari a 33 milioni, è finalizzato ad allestire, a Rionero in Vulture, il nuovo stabilimento dell’acqua naturale denominata Toka, ad implementare la produzione dell’impianto storico di Melfi e a realizzare un acquedotto di collegamento tra i due siti. Le agevolazioni a fondo perduto per l’azienda sono pari a 7 milioni e 17,6 milioni di finanziamento agevolato, per 123 occupati.
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