LA "VILLA ROMANA DI MALVACCARO", ANCORA CHIUSA A POTENZA

A Potenza, in Basilicata, abbiamo un posto bellissimo, ma ancora abbandonato dalla politica nazionale. Ero già andato qualche anno addietro e naturalmente non staccandomi mai dalla mia macchina fotografica, alcuni giorni fa, ho pensato di scattare qualche foto, anche in questa occasione,
alla "villa romana di Malvaccaro", a due passi dalla città. Una struttura ampia e interessante che un giorno si diceva fosse stata riaperta al pubblico, ma naturalmente niente di vero e resta tutt'ora chiusa e ancora con lavori di manutenzione, pare bloccati, dopo tanti anni, si dice per mancanza di fondi. 


Il complesso residenziale è situato nella parte alta di via Parigi, sopra al rione Poggio Tre Galli, e rappresenta una delle testimonianze archeologiche più significative riferibili al "municipium romano di Potentia", luogo fondato nel II secolo d.C., databile tra la fine del IV e gli inizi del V secolo d.C., 


edificato in sostituzione di un preesistente edificio di cui restano diverse tracce in una struttura in più ambienti di servizio e in vaste sale di rappresentanza, caratterizzata da mosaici pavimentatali policromi, e questo non lo dico io, ma molti più esperti di me. 


Dopo le mie visite fatte nei mesi scorsi all'Antiquarium e al "Parco Archeologico Necropoli Crucinia" di Metaponto, frazione di Bernalda, in provincia di Matera (Basilicata), un'altra rara bellezza artistica che resta tutt'ora abbandonata, e con alcuni disagi e sporcizia nei dintorni, mentre il neo ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, con al suo fianco, il Capo di Gabinetto, il lucano, Giampaolo D'Andrea, 


che per anni non hanno fatto nulla in merito ed ora sicuramente non cambierà assolutamente nulla, state traquilli su questo, perchè è proprio la politica nazionale che opera, purtroppo, in questo modo da decenni su posti legati all'arte e storia che andrebbero non solo mantenuti in ogni modo e messi a disposizione di tutti noi. 

Rocco Becce


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