L’Associazione “ Donne 99” e l’ANDE a Tito celebrano il 70°anniversario della Costituzione Italiana.
La parità e l’uguaglianza fra uomini e donne in Italia e nel mondo è una conquista quotidiana.
Le partecipanti al convegno
Martedì 27 marzo, alle ore 18,00, la sala “ Don Domenico Scavone” di Tito ha accolto molte donne che con l’Ande e la sua presidente Anna Maria Fanelli e l’ ” Associazione “Donne 99” e Rosa Maria Salvia hanno voluto celebrare con una mostra e una conferenza i 70 anni della nostra Costituzione. L’Amministrazione Comunale di Tito con il sindaco Graziano Scavone e l’assessore alla cultura Fabio Laurino hanno organizzato per l’anno in corso una serie di iniziative per celebrare e approfondire i significati e i valori della nostra carta costituzionale.
Lungo le pareti del salone una serie di pannelli illustrano il cammino lungo, difficile ed entusiasmante che ha portato alla conquista della Costituzione Italiana e alla sua realizzazione nella società italiana con il contributo determinante di donne che hanno conquistato l’uguaglianza e la parità con la lotta e l’impegno.
Luisa Salvia ha dato inizio all’incontro con queste parole:“ Le donne sono state protagoniste della nascita e della costruzione della nostra Repubblica. Hanno partecipato alla battaglia di liberazione contro il fascismo e il nazismo per la libertà e la democrazia. Hanno conquistato, con un impegno che si è dispiegato sin dal Risorgimento, il diritto a votare e ad essere elette.
Le donne del Partito Comunista e della Democrazia Cristiana, le donne della Resistenza al fascismo e al nazismo hanno partecipato alla stesura della Costituzione dimostrando di non essere solo mogli e madri ma prima di tutto cittadine.”
Mario Coviello, presidente del Comitato provinciale Unicef di Potenza, ha raccontato, subito dopo, i suoi incontri con migliaia di ragazzi e ragazze nelle scuole di Basilicata. “ Quando parlo dei diritti faccio sempre la domanda “ Sono uguali gli uomini e le donne ? “ e i più piccoli e quelli più grandi incominciano a discutere, riflettere. Parlo con loro del significato della Festa delle donne dell’8 marzo, delle spose bambine, delle donne italiane che hanno vinto il premio Nobel, che vanno nello spazio, ricoprono posti importanti nella politica, nell’industria, nel commercio, nel mondo della moda, della musica e dell’arte.
E alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi ribadisco che la parità, l’uguaglianza fra uomo e donna va conquistata giorno per giorno, partendo dal rispetto per la compagna in classe, per la mamma che bada alla casa e lavora, per la nonna che continua a curare i nipoti.”
Bruno Loredana, Maria Anna Fanelli, Anna Maria Riviello e Luisa Salvia.
Con un video e delle slides Maria Anna Fanelli, infaticabile presidente dell’ANDE, Associazione Nazionale Donne Elettrici, ha presentato la mostra, raccontando le donne che emozionate per la prima volta sono andate a votare, la fatica e l’impegno delle donne che in Basilicata ricoprono cariche politiche nei comuni, in Regione, nel Parlamento Italiano. Ha accennato al suo impegno come assessore al Comune di Potenza, nella Commissione Pari Opportunità della Regione Basilicata, nell’ANDE. “ L’impegno delle donne e degli uomini anche in Basilicata deve continuare per garantire con una adeguata legislazione pari dignità nella politica, nel lavoro e nella società.”
Ha concluso la serata Anna Maria Riviello, anima dell’UDI, Unione Donne Italiane della Basilicata dagli anni cinquanta del 900, unica consigliere regionale donna dal 1980 al 1990, fine intellettuale.
“ Nell’Assemblea Costituente- ha detto- vi erano ventuno donne e cinquecento uomini, il quattro per cento, ed hanno saputo dare un contributo determinante alla stesura dell’articolo 3 “Tutti i cittadini sono uguali, senza discriminazione di sesso…”. Finalmente quindi le donne non più solo “ fattrici”, come le voleva il fascismo, ma il riconoscimento della funzione sociale della maternità. Il cammino poi è stato lungo. Basti pensare alla lotta per conquistare il nuovo diritto di famiglia che viene approvato solo nel 1975, alla battaglia per il divorzio, l’aborto e solo nel 2017 il diritto a scegliere il fine vita di ciascuno.” Al termine della serata Luisa Salvia ha ricordato che il 3 maggio saranno premiati gli alunni che partecipano al concorso dell’Associazione “ Donne 99” che ha chiesto ai ragazzi di raccontare la Costituzione Italiana “ a modo loro”, con video, fumetti, saggi, racconti.
La mostra dell’ANDE rimane aperta nella sala “ Don Domenico Scavone” a Tito per alcune settimane. In questo periodo pasquale che inizia è una buona occasione per riflettere sulla nostra storia e le nostre radici e per costruire un Italia e un mondo migliore.
Mario Coviello
Commenti
Posta un commento