L’Istituto di ricerca lucano ha partecipato alla stesura delle nuove raccomandazioni
europee per la diagnosi e il trattamento delle neoplasie plasmacellulari rare.
L’Irccs Crob è presente nelle nuove raccomandazioni europee per
le neoplasie plasmacellulari rare pubblicate online dal 23 luglio sulla prestigiosa rivista scientifica
americana “Leukemia” dall’ European Myeloma Network, il gruppo cooperatore internazionale per
lo studio del mieloma multiplo. Uno dei quattro “principal investigators” dell’articolo, firmato da
18 tra i maggiori esperti europei delle singole patologie, è Pellegrino Musto già direttore scientifico
dell’Istituto e attualmente direttore del reparto di ematologia e trapianto di cellule staminali. “Le
neoplasie plasmacellulari rare” commenta Musto “comprendono la macroglobulinemia di
Waldenstrom, l’amiloidosi, la malattia da deposito delle immunoglobuline monoclonali, la sindrome
“Poems” e la leucemia plasmacellulare primitiva. Si tratta di malattie tumorali significativamente
differenti fra di loro per caratteristiche biologiche e cliniche, per modalità di approccio diagnostico
e per tipologia di trattamento. Per ognuna di esse il gruppo di ricerca ha identificato
raccomandazioni aggiornate e condivise, indicando le procedure diagnostiche strumentali e di
laboratorio necessarie, i nuovi farmaci oggi disponibili, le loro combinazioni più efficaci, il ruolo
del trapianto di cellule staminali”. In particolare, le raccomandazioni dell’Emn sottolineano,
nell’ambito dell’amiloidosi, la necessità di una diagnosi precoce e di una stratificazione prognostica
basata su nuovi biomarcatori sierici e cardiaci, fattori in grado di condizionare significativamente la
scelta della terapia e l’evoluzione della malattia. Analogamente, viene segnalata l’importanza di
nuove combinazioni di immunoterapia e proposti farmaci target innovativi nella malattia di
Waldenstrom. Per quanto riguarda la leucemia plasmacellulare, viene sottolineata la necessità di
trattamenti intensivi e continuativi, basati sulla combinazione di nuovi farmaci e, laddove possibile,
di procedure trapiantologiche, come previsto in uno studio europeo in corso, coordinato proprio dal
Crob. “Si tratta di raccomandazioni basate sull’evidenza e sull’appropriatezza diagnostica e
terapeutica per ciascuna di queste patologie tumorali alle quali dovranno a breve necessariamente
uniformarsi anche i reparti di ematologia della nostra Regione” conclude Musto. “La presenza del
nostro Istituto in un contesto di elevatissimo livello come l’Emn e su una rivista internazionale così
prestigiosa, testimonia una volta di più il valore e il riconoscimento unanime e continuativo
tributato dalla comunità scientifica internazionale alle attività di ricerca clinica svolte presso il
nostro Istituto, in questo caso anche nell’ambito di patologie neoplastiche rare” sottolinea il
direttore generale Irccs Crob Giovanni Battista Bochicchio.
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