RIAPRE IL CASTELLO DI BRINDISI MONTAGNA
Sarà inaugurato sabato, 13 ottobre, a Brindisi Montagna, il castello Fittipaldi-
Antinori. La cerimonia avrà inizio in mattinata, a partire dalle ore 10, nella sala del
maniero intitolata a Guidone de Foresta con la partecipazione degli alunni del locale
istituto scolastico. Nel corso dell’iniziativa sono previsti gli interventi del primo
cittadino Nicola Allegretti, del progettista dei lavori di ammodernamento e recupero
Giuseppe Velluzzi, del direttore della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e
Paesaggio della Basilicata Francesco Canestrini, professore ordinario di Economia
Agraria dell’Unibas Severino Romano, del direttore dell’Alsia Domenico Romaniello
e dell’assessore regionale alle Politiche Agricole Agrarie e Forestali, Luca Braia al
quale sono affidate le conclusioni del primo momento di confronto. Nel pomeriggio
previsto un dibattito dal titolo “Incontro con il Marchese Antinori” nella sala Antinori
del castello, moderato dalla giornalista Giovanna Laguardia, al aule prenderanno
parte il vice sindaco di Brindisi Montagna Gerardo Larocca, il presidente dell’Enoteca
Regionale Paolo Montrone, il direttore dell’Apt Basilicata Mariano Schiavone, il
presidente di “Marchese Antinori” Piero Antinori e il presidente dell’associazione
sommelier Basilicata Eugenio Tropeano.
A conclusione della cerimonia inaugurale la
proiezione del documentario “ Suddi(S)ti” di Rocco Messina e un intrattenimento
musicali. Il maniero riapre al pubblico dopo una serie di interventi di restauro
realizzati grazie a contributi regionali, comunitari e comunali. I lavori hanno
riguardato il corpo centrale del castello, la torretta e le aree limitrofe per un importo
complessivo di 1.436.953,86 euro. Il castello, l’edificio più antico di Brindisi
Montagna, inizialmente doveva costituire più che una struttura militare un presidio
del territorio per funzioni civili, sociali ed economico-produttive; secondo alcune
ipotesi non documentate il suo insediamento è riconducibile alla presenza dei
longobardi in Italia Meridionale o all’epoca delle incursioni arabe saracene ( IX sec.
d.C.) o dell’Impero Carolingio.
Con il periodo Angioino iniziò una lunga storia di
feudalesimo per il territorio brindisino. Carlo d'Angio' diventato re nel 1266 investì,
due anni dopo, Guidone de Foresta del titolo di primis dominus di Brundusii de
Montanea et Ansiae, momento rievocato da 20 anni ogni ultimo weekend di ottobre
durante le giornate medioevali. Dal 1634 agli inizi dell'800 sono stati proprio gli
Antinori i proprietari del Castello passato successivamente ai Fittipaldi che lo hanno
ceduto al comune agli inizi del '900. Altri interventi, già finanziati e che partiranno a
breve, riguardano la realizzazione di una “Brindoteca”, una sorta di enoteca e
biblioteca, alla quale è stato destinato un contributo comunitario di circa 71 mila
euro e misure volte alla tutela, valorizzazione e messa in rete del patrimonio del
patrimonio materiale ed immateriale che prevede un finanziamento complessivo di
400 mila euro. “Il nostro augurio – commenta il sindaco Allegretti – è che dopo tanti
anni, nel corso dei quali è rimasto chiuso, questo castello torni ad essere il fulcro
della vita della nostra comunità”.
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