In visita 20 camminatori alla scoperta dei luoghi di questo territorio. Provengono da ogni parte d'Italia


Il Vulture nei giorni scorsi è stato preso d’assalto da appassionati camminatori, provenienti da ogni parte d’Italia. A darne spiegazione di cosa si è trattato, Raffaella Irenze che ha fatto da supporto a questi escursionisti: “Con successo è terminata la “Netural walk”, organizzata da Casa netural in collaborazione con alcuni giovani operatori del territorio, che ha portato 20 camminatori alla scoperta del Vulture, dal 21 al 25 agosto scorso, attraversando Monteverde.

Melfi, Rapolla, Venosa, Maschito, Ginestra, Barile e Laghi di Monticchio, accolti dai sindaci e ospitati da diverse realtà locali, tra aziende agricole, cantine, ristoratori, associazioni e pro loco. Grazie all’ incontro con le comunità gli ospiti hanno potuto vivere le tradizioni ancora ben radicate nei paesi, scoprire i piatti tipici, assistere alla preparazione del cibo anche attraverso laboratori pratici.
Tante altre iniziative, dalla visita culturale dei paesi e dei siti culturali più importanti alle camminate trekking tra campi che scollinano verso la Puglia e boschi che risalgono il monte Vulture. Tema centrale di tutto l'evento la scoperta dell'aglianico del Vulture, attraverso incontri e degustazioni con i produttori del luogo. Attraverso le comunità arbereshe poi hanno potuto scoprire l'identità di luoghi magici contornati da botteghe, mestieri antichi e erbe officinali della cultura popolare. Unica regola: il tutto, sotto il sole e sotto la pioggia, rigorosamente a piedi!”.
I camminatori provenivano dal Veneto, Milano, Padova, Alessandra, Varese, Firenze, Roma, Pescara, Roma e Matera. Per un tratto di strada si sono aggregati anche un argentino,Pablo ed un’australiana, Anne, in soggiorno a Grottole (Mt) per un progetto sperimentale. Entusiasti gli ospiti, che per la prima volta hanno conosciuto il territorio del Vulture- Melfese. Sara Valerio da Roma ha detto: “ è stato un bel viaggio su un territorio mai visto.Un percorso vario, tra storia e cultura.Camminare e condividere con persone che non conoscevo è stato fantastico.
L’accoglienza delle associazioni ed amministratori è stata calda e partecipata”. Monica Campaner da Treviso ha aggiunto: “ Un sud Italia, conosciuto per la prima volta, con un territorio ricco di un’agricoltura, come i campi di grano, che al nord è scomparsa!Vino, olio e cucina ci hanno folgorati”. Da Voltorre (Va),Viviana Bassan, dopo aver percorso a piedi il Pollino, l’anno scorso, ha deciso percorrere l’area nord della Basilicata: “camminare ed incontrare all’improvviso paesi, è stato meraviglioso. Ho conosciuto territori stupendi.Le specialità culinarie e monumentali ci hanno ammaliati. E’ stato fantastico preparare di persona, insieme agli altri compagni di avventura, il piatto tipico di Barile: il tumact me tulez ( pasta con la mollica e noci)”.

 Lorenzo Zolfo

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