Venosa 18 agosto 2019. Un successo la chiusura della festa di San Rocco con luminarie speciali e concerto di Michele Zarrillo
E’ terminata la festa di San Rocco nella cittadina oraziana con risultati eccellenti. Il giorno della
chiusura del 18 agosto,prima dell'esibizione del cantante Michele Zarrillo, è stata premiata la vincitrice del
concorso fotografico dedicato a "Peppino Orlando-Felice Pescuma", indetto dal Comitato Feste di Venosa.
Vincitrice è risultata Antonietta Mollica che ha immortalata una foto su piazza Orazio, spiegando le ragioni:
"Essendo una guida turistica, ho colto il sommo poeta latino Orazio Flacco tra le luci della cassa armonica.
Una meravigliosa immagine che mi ha ispirato unendo l’arte e la tradizione!". E' stata premiata con una
targa dai figli di Peppino Orlando, Ines e Filippo. Ines Orlando ha aggiunto: " attraverso questo concorso
fotografico, mio padre è sempre presente in mezzo a noi". Il comitato festa, presieduto da Dino Carlucci e
dal parroco Don Felice Di Nardo, insieme agli altri componenti,è salito sul palco ed ha ringraziato quanti
hanno contribuito alla riuscita di questa festa.
E’ intervenuto anche il Sindaco Marianna Iovanni ha
aggiunto: “ questa festa divisa in festa religiosa e civile, ha avuto il suo apice con la presenza del Vescovo
della Diocesi Mons. Ciro Fanelli che ci ha esortato a vivere questa festa di San Rocco con fede e devozione.
Ringrazio il Comitato Feste di Venosa, i Carabinieri e la Protezione civile “Misericordie” di Maschito per aver
garantito il servizio d’ordine.
Abbiamo il piacere di ricevere a Venosa, come conclusione della festa, Michele
Zarrillo, un poeta della musica italiana”. Tra le novità di quest’anno luminarie con musica, apprezzata da
tutti.Quando è salito sul palco Michele Zarrillo, il papà originario di Rionero in Vulture, gli oltre diecimila
spettatori, gli hanno tributato applausi scroscianti.
Zarrillo non ha deluso le aspettative, ha intrattenuto il
numeroso pubblico per due ore di spettacolo, nel suo spettacolo: “Vivere e Rinascere”. Il titolo “Vivere e
rinascere” fa riferimento (implicito) ai problemi di salute di qualche anno fa, da cui Zarrillo si è ripreso
completamente.“Vivere e rinascere” contiene dieci brani scritti da Zarrillo e nella serata di Venosa ha
dimostrato di avere stile e classe, sia nello scrivere che nell’arrangiarle e interpretarle. Brani puliti senza
fronzoli, mai una nota o una parola più del necessario.Luigi Fantini da Milano ha esaltato questo concerto: “
Bellissimo concerto. 2 ore di puro spettacolo, ho scoperto un artista che probabilmente non conoscevo
bene, è riuscito ad interagire bene con il pubblico. Semplicemente, Bravo!”.
Lorenzo Zolfo
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