Calcio AMARCORD - Correva la stagione 1984-85: si vota 2 volte per il CRB


Nell'assemblea del primo luglio 1984 si determina una notevole spaccatura in seno alle società e la leadership del Comitato è fortemente contestata. L'alterego di Telesca è l'ex C.R.A Antonio Pistone a fianco del quale si schierano moltissimi arbitri contravvenendo ad una precisa disposizione federale che vieta agli stessi di "fare politica". La candidatura di Pistone non è stata molto oculata anche alla luce dei rapporti non idilliaci tra arbitri e dirigenti: se la parte avversa a Telesca avesse avanzato la candidatura di un qualsiasi altro dirigente l'avrebbe sicuramente spuntata. Invece, sia pure per pochi voti, ha avuto la meglio Telesca: tra i due mali le società hanno scelto il minore. Molte società del potentino hanno preferito convogliare i voti ancora una volta su Telesca, nonostante il forte dissenso dichiarato alla vigilia, piuttosto che vedere al vertice un esponente si ettore, quello arbitrale, che ha sempre considerato dirigente di società, giocatori e tecnici come antagonisti e non come veri promotori dello spettacolo più bello del mondo. All'assemblea del 1° luglio sono presenti 102 società votanti. Per la presidenza ricevono voti: Telesca 53, Pistone 43, Centola 1, Verde 1. Per il Consiglio Direttivo ricevono voti: La Cava 41, Cartolano 40, Palmieri 39, Morea 34, Sciota 28. RICONVOCATA L'ASSEMBLEA - Con un ricorso alla Corte Federale i presidenti Aldo Trotta (S.C. Maratea), Nino Sinisi (C.R. Pisticci), Maria Gelleni (F.S.T. Rionero) e Pietro Minervini (Serramarina Metaponto), appellandosi ad un vizio formale nella convocazione dell'Assembla, chiedono ed ottengono l'annullamento della stessa del 1° luglio e quindi nuove elezioni. L'assemblea viene riconvocata, questa volta secondo quanto previsto dall'art. 3 lettera a) del R.O., per il 15.9.84. A presiedere questa seconda assemblea è chiamato il Dott. Elio Giulivi. Gli interventi dei presidenti di società focalizzano la tensione che aleggia nell'assemblea con le due fazioni, pro Telesca e pro Pistone, fortemente attestate sulle proprie posizioni.

La Cava della Virtus Ferrandina nel suo intervento auspica la rielezione di Telesca e dichiara l'indisponibilità a candidarsi come componente il Consiglio Direttivo. Storino del C.R. Pisticci, tra i firmatari del ricorso, ribadisce che è indispensabile e improcastinabile il rinnovo nel Comitato e pur apprezzando le doti di serietà e di correttezza del prof. Telesca invita i presidente a votare per quel movimento costituito da energie più fresche. Mancusi della Libertas Invicta, anch'egli schierato per il rinnovamento, nonostante avesse criticato gli arbitri e soprattutto la gestione Pistone, rivolge accuse all'indirizzo della Giustizia Sportiva a suo dire incapace in quanto in esse non è presente un laureato in legge. Di Pierri del Bar Locatelli dopo aver contestato alcune inesattezze contenuto nel ricorso alla Corte Federale ribadisce la propria adesione al direttivo uscente. Nel suo intervento Moliterni del Tolve dichiara "banali e pretestuosi" i motivi che hanno inficiato la precedente assemblea, motivi scaturiti piuttosto che da una effettiva voglia di giustizia e di difesa del diritto, da "personale ambizione e arrivismo di alcuni dirigenti che hanno condotto una vera e propria campagna elettorale fatta di promesse assurde, false e menzognere (riabilitazione di giocatori squalificati a vita, costruzione di nuovi impianti sportivi, ecc.) e mobilitando anche personaggi del mondo politico". Il rinnovamento, conclude Moliterni, si può accettare solo se l'alternativa è un uomo e non già un personaggio conosciuto e che proviene dalla classe arbitrale. L'intervento di Pesacane della Fortitudo San Tarcisio è polemico verso la Presidenza dell'assemblea che ha lasciato parlare il rappresentante del Tolve senza interromperlo allorquando discettava sui motivi del ricorso ed è un'esortazione alle società affinchè votino per il cambiamento. Pacato l'intervento di Amatucci del Francavilla che ringrazia Telesca e i suoi collaboratori per quanto fatto in questo quadriennio ed auspica un rimborso spese alle società che per vari motivi non riescono a disputare la gara. Gli interventi sono chiusi da Maglia del Cral Marconi che pur riconoscendo la necessità di un rinnovamento non vede come questo possa realzizarsi con uomini come Pistone che in qualità di dirigente arbitrale ha nociuto, e non poco, al movimento dilettantistico lucano. Il risultato della votazione conferma Telesca alla guida del Comitato lucano con 73 voti, mentre a Pistone ne vanno 37.

I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO ELETTI - Nicola Cartolano con 54 voti, Vincenzo Palmieri (che poi rassegnerà le dimissioni) con 49, Pietro Sciota con 48, Mario Morea con 47, Saverio Palmieri con 45. L'attività del Comitato non risente della contrastata affermazione del presidente Telesca grazie all'opera intelligente del segretario Centola che riesce a ricucire gli strappi facendo da "cuscinetto" tra le società e la presidenza. La stagione vede un ulteriore incremento dell'attività agonistica ed un impegno più qualificato delle nostre Rappresentative regionali. Inoltre si festeggia il 50° anniversario della fondazione della sezione arbitri di Potenza. Il Comitato si fa poi promotre di una lodevole iniziativa organizzando la "Giornata della Medicina Sportiva" con la duplice finalità di sottolineare gli obblighi delle società nelle tuela e prevenzione sanitaria e di richiamare l'attenzione delle autorità sanitarie, politiche ed amministrative locali e rigonali su questo importante problema. Gli autorevoli interventi del prof. Vecciet, medico della Nazionale Italiana e docente universitario a Chieti, del presidente del Settore Tecnico prof. Zotta e del Dott. Ricchieri, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, oltre a quelli di medici e politici locali, hanno voluto significare apprezzamenti e adesioni all'iniziativa.

IL LAVELLO LA SPUNTA AL FOTOFINISH SULLA PRO MATERA 

I campionati hanno avuto un normale svolgimento e l'alto numero delle società affiliate ha determinato la richiesta alla superiore Lega, subito accordata, di portare a quattro, dalla stagione successiva, i gironi della Seconda Categoria. I tifosi e i simpatizzanti che seguono il massimo torneo regionale hanno vissuto una stagione esaltante con il Lavello, il Pro Matera, il Genzano, il Bernalda e la Forastiere Senise che si sono affrontate con grande ardore sino all'ultima di campionato: l'ha spuntata la formazione ofantina che rappresenterà la nostra regione nell'Interregionale. Un grande campionato che ha visto la seguente classifica al termine della stagione 1984-85: Lavello 43, Pro Matera 42, Genzano 41, Bernalda 40 e Forastiere Senise 39. In estate verrà promossa per ripescaggio anche la Pro Matera. Da sottolineare come per la prima volta dalla sua costituzione (1950) la Libertas Invicta di Potenza non ha partecipato al massimo campionato regionale. 

LA ROSA DEL LAVELLO 
ALLENATORI: Paciello prima e Latorraca poi 
GIOCATORI: Petrullo, Volonnino, Bufo, D'Avenio, Dimmito, Conte, D'Ercole, Giordano, Famiglietti, Caprioli, Mastorserio, Pompeano, Stellardi, Serra, Latorraca, Mannarelli, Terrana, Conte. 

Fonte Il Calcio Dilettantistico Lucano

Biagio Bianculli

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