Una società è umana se tutela la vita, esperessione estratta da un omelia di Papa
Francesco, la cui Parrocchia SS. Annunziata di Rionero in Vulture, nello scorso
Settembre 2019, in occasione della novena che precedeva i festeggiamenti in onore
dei Santi Medici Cosma e Damiano, ne ha fatto della stessa un’ausilio, un grido
d’aiuto a sostegno del nosocomio di Rionero.
In gergo si dice: “Passato il Santo, passata la festa”, invece NO, i Santi sono stati
evocati a gran voce in tempo di Covid-19, per dare forza a tutti gli operatori sanitari,
impegnati nell’emergenza epidemiologica, a salvare la vita dei contagiati, e come se
non bastasse in questi pochi giorni , chiamati in preghiera- soccorso per illuminare la
mente degli amministratori, nel sostenere e continuare a dare vita all’Ospedale di
Venosa, che negli anni, ha servito circa centomila abitanti del Vulture Alto-
Bradano.
La pandemia ha paralizzato il mondo, ha seminato terrore, ha bloccato l’economia,
ha fermato i mezzi di trasporto, ha obbligato l’umanità intera a restare in casa.
Le abitazioni sono diventate come non mai, il luogo- ritrovo tra genitori e figli, e con
le chiese preventivamente chiuse per evitare assenbramento, le famiglie unite in
preghiera, hanno dato vita a piccole chiese domestiche, inoltre, le stesse, si sono
attrezzate a diventare aule per i figli, i quali collegati con i propri insegnanti hanno
continuato le lezione online, superando mille disagi.
Restando in casa, si è recuperato il dialogo, ormai ridotto ai minimi termini, perché
tutti presi dalle proprie faccende, con i propri tempi.
In questi giorni nella città di Venosa, all’interno dei nuclei familiari, un argomento è
andato in auge, monopolizzando l’attenzione sulla trasformazione del presidio
locale, in ospedale Covid, seminando ombre, sul futuro della struttura sanitaria, al
termine dell’emergenza.
L’emergenza ha consentito un grande risveglio delle coscienze, ponendo
l’attenzione sull’importanza di riqualificare la sanità, e non di impoverirla
ulteriormente, a causa di logiche prese a tavolino.
Facciamoci voce a sostegno dei nostri ammalati ai quali sono state sospese le terapie
e ai quali la confusione di questi giorni non gli consente di conoscere la data di
ripresa delle cure, in un luogo ormai familiare come l’ospedale San Francesco di
Venosa, ricordando che un giorno, potrà servire l’ausilio di questo presidio, a noi
sani di oggi.
Don Rocco
Parroco
SS . Annunziata
Rionero in Vulture
Don Rocco
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