π° LE PENE DEI BOSS SCONTATE PER LO STATO ITALIANO, MA NON PER LE VITTIME E I LORO FAMILIARI, dichiara Valeria Di Matteo
Suo Padre, il M.llo Ordinario dei Carabinieri Agatino Di Matteo e' stato sparato da appartenenti alla Sacra Corona Unita la notte tra il 04 ed il 05 giugno 1981. Tra qualche giorno , ricorre l' anniversario sono passati da allora precisamente 40 anni. Egli racconta Valeria, era un giovane pieno di ardore e speranza che credeva nella giustizia, e indossava orgogliosamente la propria divisa dell' Arma. Dall' avvenimento sanguinoso mio Padre, si e' salvato ma porta con se delle ferite indelebili da quando aveva soli 33 anni , e' pieno di schegge metalliche di proiettili sul volto e il collo,
ha il gomito del braccio sinistro anchilosato (per via dei proiettili), e' affetto da Morbo di Parkinson , in seguito all' ansia depressiva reattiva e da tempo e' in sedia a rotelle. Con grande amarezza , abbiamo appreso dai tg , e dalle varie testate giornalistiche la notizia della scarcerazione dell' ex boss Giovanni Brusca, l' Uomo che e' uno dei responsabili della strage di Capaci, poi pentito che ora lacia il carcere dopo 25 anni di reclusione. DICHIARA esterefatta Valeria :
" Sono morti giudici, agenti di scorta, e chissa' quanti altri di cui non si conoscono i nomi , i familiari delle vittime hanno sete di giustizia, si sentono abbandonati dallo Stato, ci vogliono pene piu severe " -ha successivamente aggiunto Io adesso cosa devo raccontare agli studenti, quando faccio i giri nelle scuole accompagnata da mio padre , per parlare di legalita'? che i boss tornano liberi dopo 25 anni di carcere? .........
e'pur vero che il boss BRUSCA ha scontato la sua pena per lo Stato Italiano, come appartenente alla forze dell' ordine devo accettarlo , ma come figlia di vittima del dovere, non lo accettero' mai, perche' le ferite delle vittime e dei loro familiari non si rimargineranno mai!!
Commenti
Posta un commento