📰 27 GENNAIO VIAGGIO TRA MEMORIA E LETTERATURA

“Alimentiamo la memoria!” : reading a Filiano per commemorare la Shoah 

Il 27 gennaio Giorno della Memoria non è solo una semplice ricorrenza ma un momento di profonda riflessione di un evento storico di una drammaticità e atrocità senza precedenti. Anno dopo anno abbiamo il dovere di ric ordare l’orrore di cui è stato capace l’uomo in un passato che non è poi così lontano da noi. La memoria, per essere tramandata di generazione in generazione, ha bisogno di essere alimentata e n utri ta con convinzione e determinazione. P er non dimenticare l’orrore della Shoah , la Biblioteca comunale e la Pro Loco di Filiano hanno proposto - in occasione del Giorno della Memoria 2022 - il reading letterario - visuale “Alimentiamo la Memoria!”. Diverse le pr o po s te di riflessione offerte al pubblico presente, attento e partecipativo , da parte dei relatori: l’operatore di biblioteca Vito Sabia e i volontari di Servizio Civile della Pro Loco . Mariacarmela Santoro ritene n do la poesia u na forma d'arte composta da parole semplici, ma che ci invitano a riflettere e a pensare , ha recitato alcune note poesie : "Scarpette rosse" di J. Lussu, “ Ricordatevi" di B. Fondane, "La paura" di E. Pickovà e "Il canto del popolo ebraico massacrato" di I. Katzenelson, affinché rimanga indelebile in noi tutti il ricordo e l'orrore di ciò che è stato. Vito Sabia ha affr ontato la mem oria dei campi di concentramento attraverso l ’ a nalisi del r omanzo a fumetti “ Yossel, 19 aprile 1943 ” di Joe Kubert : un ’opera fondamentale che ragiona in maniera esplicita sulla possibilità di im m a g i nare l a Shoa h e la prigionia . Angelo Zaccagnino ha p ro posto la lettura d e "Il canto di Ulisse" narrato da Primo Levi, il quale intende comunicare che la sola conoscenza può, anche nelle condizioni infernali di un lager, restituire all'uomo la sua dignità calpestata. Un momento poetico che rende all' uomo la conoscenza, la sola capace di evocare la memoria. Nel suo intervento, Mericarmen Caraffa ha voluto ravvisare nei confin i del diritto ebraico (principalmente nella Tōrāh) quei principi che da sempre accompagnano il popolo ebraico, e come abbiano trovato applicazione nonostante le difficoltà. C on un foglio dei carta e dei pennarelli , Maria Gruosso ha cercato di esprimere ed evocare la brutalità degli eventi accaduti espressi come un grido di disperazione e dolore. La sua opera grafica evoca un ricordo, immagine concreta, del filo spinato e della mano di un bambino che si “aggrappa” alla v ita. Nella mano ha delle margherite, con un tocco di colore, espressione di innocenza e speranza. Luca Pace ha messo in evidenza tutt a l a potenza dei disegni dei bambini di Terezín : immagini che rappresentano la vita, perché era un modo per evadere , c’era la volontà di fuggire dalla realtà. Al termine dell’incontro alcuni partecipanti hanno offerto a tutti un proprio pensiero in merito all’esigenza di non dimenticare mai questo momento drammatico del nostro passato di italiani ed eur opei. L’evento si è svolto in collaborazione con il Forum C63 e con il patrocinio del Comune di Filiano.

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