📰 Editoriale: L'attesa per la dedicazione della nuova chiesa di San Gerardo Maiella

Rionero in Vulture. - C'è attesa nella comunità di Rionero e nel Vulture per la dedicazione della nuova chiesa a San Gerardo Maiella, con l'annesso complesso di luoghi per il ministero e l'accoglienza, l'asilo nido e gli ampi spazi sportivi, campi di calcetto ed una ampia palestra. E negli spazi sotto il luogo sacro nascerà un auditorium per cinema e teatro.

Una nuova realtà di grande aggregazione non solo per il quartiere denominato C10, quanto per l'intera la comunità diocesana. A parere dei tecnici Coviello e Schiro' e del parroco don Sandro Cerone, promotore da un decennio del progetto, la chiesa e l'oratorio vanno a coprire uno spazio periferico nel tessuto urbano nel senso della integrazione e della ulteriore capacità ecclesiale di rendersi al servizio del prossimo. E sabato 24 ore 17 30, il rito sacro della consacrazione: radunato il Popolo Santo di Dio all’ingresso della nuova chiesa, il Vescovo, i Presbiteri, i Diaconi e i Ministranti, indossando il proprio abito liturgico e preceduti dall’urna con le reliquie di S. Gerardo, si recheranno nello spazio antistante i locali di ministero. E dunque sarà il vescovo mons. Ciro Fanelli che, deposti la mitria e il pastorale, saluterà il popolo e, terminata la monizione iniziale, riprenderà la mitria e il pastorale, inviterà l’assemblea a disporsi in processione verso la nuova Chiesa. Alla soglia della chiesa tutti si fermeranno ai piedi del sagrato. Recatosi il Vescovo alla porta, i tecnici e il presbitero al quale è affidata la cura pastorale della chiesa, terrà un breve discorso di presentazione dei lavori e consegneranno al vescovo una relazione. Il vescovo consegnerà al presbitero la chiave e subito aprirà la porta. Varcate le porte del Signore con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode. Quindi, preceduto dal crocifero e dalle reliquie di San Gerardo Maiella, a cui in questa settimana è stata dedicata in Chiesa madre la visita missionaria dei padri redentoristi, il vescovo si reca alla sede ed omette il bacio e l’incensazione. 

Terminato il rito d’ingresso, il vescovo benedice l’acqua per aspergere il popolo in segno di penitenza e in ricordo del battesimo, e asperge le pareti. Il vescovo, accompagnato dai diaconi, percorre la navata della chiesa e asperge con l’acqua benedetta il popolo e le pareti. La nuova chiesa è stata disegnata e realizzata seguendo precisi richiami ai Sacri Testi, su una superficie di circa 15mila metri quadri, cui 700 luoghi di preghiera e tremila della piazza antistante. Un'opera della Conferenza Episcopale di grande interesse spirituale ed architettonico.

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