📰 Editoriale: Vietri di Potenza. “Giardini di vita in festa”

Saggio di fine anno scolastico della scuola dell’infanzia di Vietri di Potenza. Giovedì 15 giugno, alle 17,30, la palestra della scuola di Vietri di Potenza è animata dai genitori, nonni, parenti, dei bambini della scuola dell’infanzia, ansiosi di sorridere ed emozionarsi perché i piccoli stanno per presentare il loro saggio di fine anno scolastico.

Ed eccoli sfilare , accolti dagli applausi, dai saluti e dai cellulari, pronti ad immortalare questi momenti. Le bambine e i bambini cercano tra la folla i genitori, e si rassicurano solo quando li scovano e li salutano. I più piccoli sono tutti vestiti rigorosamente di nero perché omaggiano la Famiglia Adams.Tra i più grandi prevale il colore bianco,pronto ad accogliere il rosso della mantellina e della corona che li promuoverà alla scuola primaria. 

 

Le maestre Pina Viggiano,Loredana Cangone,Giuseppina Tortoriello,Maria Pascaretta hanno preparato la festa con estrema cura: su un tavolo le pergamene, i mantelli e le corone; le bambine più piccole sono farfalle nere leggere, accompagnate da cavalieri con il papillon. E lo spettacolo ha inizio con la presentazione, affidata a ciascuno dei piccoli che, con sicurezza, afferrano a turno il microfono e ringraziano gli intervenuti, ricordano che sono arrivati alla fine di quest’anno scolastico e con lo spettacolo “ Famiglia e scuola: Giardini in festa” vogliono salutare la scuola, i compagni, le maestre, le collaboratrici. Il saggio si chiama così perché “ noi bambini siamo come i fiori dei giardini e veniamo educati dalle amorevoli cure delle nostre famiglie e ​ della scuola. 

Vogliamo ricordare a tutti quanto è bello e importante avere dei Genitori che ci vogliono bene, ci proteggono, ci rassicurano quando abbiamo paura. Ed è per questo che siete i nostri “ Supereroi”. E la canzone “ Grazie mamma e papà”: “ Anche se mi sgrida se combino guai,/ so che la mia mamma non mi lascia mai./Anche se un po’ stanco mi racconterà,/qualche bella storia il mio papà”...cantata con impegno, commuove e rende orgogliosi i genitori. Il balletto delle bambine e dei bambini di tre e quattro anni, ispirato alla sigla della “Famiglia Addams” , dominata dal suono del clavicembalo e caratterizzata dallo schioccare della dita, con i piccoli che avanzano, battono con forza i piedini e si muovono a tempo graffiando l’aria, fa sorridere e divertire. E poi i piccoli tutti insieme ringraziano le maestre dicendo “ Tutto quello che mi serve sapere riguardo a come vivere, cosa fare, come comportarmi, l’ho imparato alla scuola dell’infanzia: condividere, giocare, non picchiare, rimettere a posto, non prendere quello che non mi appartiene, chiedere scusa, dipingere, disegnare,cantare, ballare, suonare... E i grandi ascoltando forse pensano che il mondo sarebbe migliore se tutti rimanessero un poco bambini. Non può mancare il saluto delle bambine di tre e quattro anni ai più grandi prima della consegna dei “diplomi” “ Grazie, amici miei,/Grazie di tanto amore,/Grazie per le risate che abbiamo fatto insieme... E poi le maestre commosse che sono “ fiere di ognuno di Voi perchè avete lavorato bene, con grande senso di responsabilità e vi auguriamo che i vostri sogni si possano realizzare.” E finalmente la consegna dei diplomi: le bambine e i bambini, accompagnati dai genitori indossano la mantella rossa, vengono “incoronati” e il dirigente scolastico, professor Vincenzo Vasti, che ​ringrazia le famiglie, le insegnanti e i bambini per questa festa della scuola, consegna a ciascuno il diploma che certifica la conclusione con profitto del triennio della scuola dell’infanzia. C’è appena il tempo per i saluti del sindaco Christian Giordano che ricorda l’impegno dell’amministrazione nella cura dell’istruzione delle giovani generazioni con la progettazione e costruzione di nuovi spazi con i fondi del PNRR e di Mario Coviello, presidente del Comitato UNICEF di Potenza, che chiede ai presenti di dare una mano con l’acquisto di gadget per assicurare ai bambini più poveri acqua pulita, cibo, istruzione. E’ stato preparato con cura un buffet e i piccoli e i grandi possono terminare nel migliore dei modi un pomeriggio che ricorderanno. 

Mario Coviello

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