Come di consueto, in questa parte dell’anno scolastico all’IC Ex Circolo Didattico di Rionero in Vulture al di
là del tempo meteorologico, è un autunno “caldo” di iniziative variegate, appassionate e stimolanti nello
stesso momento che danno ancora una volta la cifra di questo vulcanico istituto diretto dalla Dirigente
scolastica prof.ssa Tania Lacriola con determinazione e competenza.
Nella settimana dal 20 al 24 novembre
c.a. si è infatti concluso un assortito programma di iniziative dedicato alla promozione della lettura e alla
raccolta ...preziosa delle parole da essa derivante.
Gli alunni dei tre ordini di scuola hanno incontrato nelle
suddette giornate autori di fama regionale e nazionale nelle persone di Angela R. Nigro, Mario Pennacchio e
Renato Spicciarelli con cui hanno interagito e da cui hanno tratto pillole di Bellezza e di Cultura anche
attraverso esperienze laboratoriali.
Diffondere e accrescere l’amore per i libri e l’abitudine alla lettura è stato dunque anche quest’anno
l’obiettivo dei docenti dell’istituto favorendo momenti di ascolto e di partecipazione attiva e ciò è stato ben
accolto e recepito dai bambini e dai ragazzi che non hanno fatto mancare il loro entusiasmo lasciandosi
coinvolgere da tutto quanto proposto.
La stessa settimana si è poi arricchita di un importante evento pubblico
vissuto presso l’Auditorium del Centro sociale cittadino il giorno 20 novembre u.s. in cui la presentazione
del libro per ragazzi “L’approdo” dell’autore potentino Mario Pennacchio si è trasformata in una occasione
per stimolare delle riflessioni sul quanto mai attuale fenomeno migratorio e su quanto ci si debba sentire
parte di un progetto solidale ampio e che non esclude nessuno.
Passando dall’uso delle filastrocche ai
racconti che vivificano il territorio in cui viviamo e lo rendono meraviglioso per arrivare alla comprensione
di tematiche anche complesse quali appunto le migrazioni, anche quest’anno dunque la nostra scuola ha fatto
centro nello scommettere sui libri come alimento per la mente e antidoto efficace all’incomunicabilità e
all’indifferenza.
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