📰 Grande successo per l’apertura dell’Eminalis Festival – I Confini della Storia


Si è aperta, a Palazzo Fortunato, con un’affluenza calorosa, la prima edizione dell’Eminalis Festival – I Confini della Storia. In un cortile gremito fin dalla mattina, l’arrivo del Bibliomotocarro del maestro Antonio La Cava ha dato il via a una giornata densa di emozioni e contenuti. 

Tra mostre inedite, parole di memoria e testimonianze familiari, riflessioni storiografiche e sguardi diplomatici, la figura dell’ingegnere Giuseppe Catenacci – a cui questa edizione è interamente dedicata, nel cinquantesimo della scomparsa – è tornata a vivere nella consapevolezza civile di un pubblico attento, partecipe e trasversale. 

 

 

La risposta della cittadinanza e dei visitatori, provenienti anche da fuori regione, ha confermato la vocazione dell’Eminalis: farsi luogo di confronto tra storia e presente, tra sapere accademico e coscienza collettiva, in un dialogo continuo tra generazioni.

Il programma di sabato 26 luglio: memoria, territorio e storie urbane

La seconda giornata del festival si apre alle ore 10:00 nelle Scuderie di Palazzo Fortunato, con la tavola rotonda “Memoria e territorio”, organizzata in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geologi e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Al centro dell’incontro, il rapporto tra paesaggio, memoria storica e progettazione tecnica nei contesti fragili del Sud Italia. 

 


A portare i saluti istituzionali sarà l’ingegnere Maurizio Tolve, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza. Seguiranno gli interventi dell’ingegnere Amalia Coviello, del consigliere architetto Giuseppe Sarcuno e del geologo Gerardo Colangelo, già presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata. Le conclusioni saranno affidate all’ingegnere Annamaria Vicari, direttrice della Sezione Irpinia dell’INGV, che offrirà una visione di lungo periodo tra saperi geologici e urbanistici. Alle ore 11:00, sempre con partenza da Palazzo Fortunato, sarà la volta di un’attività immersiva: l’Urban Trek – L’orologio e la città, una passeggiata guidata tra geologia, storia urbana, religiosità e memoria civile. Il percorso toccherà alcuni dei luoghi simbolo della città: dall’Orologio della Costa (aperto eccezionalmente per l’occasione) al Largo Caravaggio, dalla Fontana dei Morti a Piazza della Vittoria, fino alla Taverna Penta e alla Chiesa Madre. Una narrazione corale condotta dai membri dell’ArcheoClub del Vulture Giuseppe Pio Grieco, Angelo Rosiello, Ivan Larotonda e Antonio Cecere in compagnia di Giovanni Vodola, presidente del Comitato Orologio della Costa.

Nel pomeriggio, alle ore 17:30, si torna nelle Scuderie con la presentazione del volume “Note di archeologia urbana a Melfi” (Altrimedia Edizioni, Matera 2024), che raccoglie i risultati di recenti scavi condotti nel centro urbano della città federiciana. A illustrare i contenuti sarà l’archeologa Isabella Marchetta, in dialogo con la collega Alessia Frisetti. Alle ore 18:30, il festival ospita una lectio d’eccezione: “I Normanni e il Regno del Sud”, tenuta dal prof. Errico Cuozzo, uno dei massimi esperti italiani di storia medievale, già docente all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Un’occasione per riscoprire le origini complesse e affascinanti della civiltà meridionale nei secoli XI e XII, in un incontro moderato dal prof. Antonio Macchia, docente di Scienza delle Relazioni Internazionali presso l’Università di Teramo. Alle ore 19:30, il cortile minore di Palazzo Fortunato si animerà con un intermezzo musicale a cura del gruppo Animae Amoenae, ensemble giovanile composto da Erica Colangelo, Carolina D’Adamo, Lavinia D’Adamo, Ambra Larotonda e Giorgia Vodola, che interpreteranno brani originali e rivisitazioni in chiave acustica. A seguire, alle ore 20:00, si accenderanno i riflettori su una delle questioni cruciali della storia d’Italia: la questione meridionale. Il talk, in cui sarà protagonista Giovanni Vetritto, direttore generale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, metterà a confronto studiosi, professionisti e giovani: Gabriella Bagnasco, attrice, Francesca Bellino (Università degli Studi di Foggia), Giulia Colangelo (INPS), Francesco Di Lalla (Università degli Studi della Basilicata), Giuseppe Pio Grieco (Sapienza Università di Roma), Francesco Pio Paolino, dottore in legge. Un dialogo aperto sulle fratture territoriali, le diseguaglianze sistemiche e le opportunità di riscatto. Gran finale alle ore 21:00, con la lectio-spettacolo di Trifone Gargano: “Ma il padre di Cenerentola era davvero uno stronzo?”. Partendo dai versi dell’ingegner Catenacci, Gargano condurrà il pubblico in un viaggio tra fiabe, ironia e filosofia pop, decostruendo gli stereotipi narrativi e offrendo nuove chiavi di lettura dell’immaginario collettivo. La giornata si chiuderà alle ore 22:00, ancora una volta in musica, con un nuovo intervento del gruppo Animae Amoenae.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.


 Dove: Palazzo Giustino Fortunato, Rionero in Vulture


 Quando: 26–27 luglio 2025


 Contatti: +39 328 051 5933 – archeoclubdelvulture@gmail.com


 Programma completo: https://shorturl.at/C9pJB





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